Beauty of the snow

di Jadis_
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La vita a volte riserva strane sorprese; Hyoga lo sapeva bene. Quella mattina la neve scendeva lenta ricoprendo con il suo manto bianco il giardino di Villa Kido.
"La prima nevicata" pensò malinconico, mentre i ricordi cominciavano a farsi strada nella sua mente.
Le bianche distese della Siberia si estendevano a perdita d'occhio e brillavano ai raggi del sole. Il suo maestro lo osservava nascosto dietro un blocco di ghiaccio mentre imperterrito si tuffava nelle fredde acque. Doveva raggiungere sua madre, vederla un ultima volta prima di partire per Nuova Luxor. Si tuffò serrando le labbra per tenere la rosa rossa. Nuotò fino al relitto, dove lei riposava avvolta nel suo candido vestito. Adagiò il fiore accanto al suo corpo e pianse promettendole che sarebbe ritornato vincitore.
"Hyoga!"
"Maestro"
"L'hai fatto nuovamente"
"Si lo so mi perdoni"
"No non c'è nulla di cui ti devi far perdonare. Prima che tu parta per nuova Luxor voglio darti il mio ultimo consiglio"
Il cigno sorrise.
"Ricorda: Se un uomo parte con delle certezze, finirà con dei dubbi; ma se si accontenta di iniziare con qualche dubbio, alla fine avrà delle certezze."
"Che cosa intendete dire maestro?"
"Lo scoprirai con il tempo"
Hyoga all'inizio non seppe mai cosa intendesse con quelle parole il maestro dei ghiacci, ma lo scoprì presto. Le certezze con cui era partito dalla Siberia cedettero una a una. La speranza di riuscire a vincere il torneo fu la prima a svanire. La morte dei suoi maestri lo scosse lasciandogli i primi dubbi e primi rimorsi nel cuore, ma il colpo definitivo che lo fece vacillare fu lo scontro con Artax tra i ghiacci di Asgard. "Possibile che un uomo giusto debba morire rinunciando alla sua vita? Perché la giustizia necessita di sacrifici così ingiusti?", ma a queste domande non aveva trovato ancora risposta.  Il tocco leggero di una mano sulla spalla lo scosse dai propri pensieri. Sorrise nel vedere Shun.
"Hyoga vieni con noi !" gli disse trascinandolo fuori in giardino.
Seiya, Shiryu e Ikki avevano iniziato una battaglia a palle di neve. Il cigno si trattenne dal ridere vedendo quei tre giocare come dei bambini.
"Che ne dici di unirci a loro?" chiese Shun.
"Perché no " gli rispose lanciandosi nella mischia.  Nonostante tutti i suoi dubbi era riuscito a trovare anche delle certezze. Quegli scalmanati erano la sua più grande sicurezza. Saori fu attirata in giardino dal rumore di un qualcosa che cadeva in frantumi. Era pronta a inseguire quei cinque disgraziati che sicuramente ne avevano combinata un'altra, ma Tatsumi in tenuta da kendo l'aveva preceduta. Hyoga non avrebbe mai immaginato di trovarsi a fuggire da un maggiordomo su tutte le furie che brandiva una spada di bambù.Rise di gusto.
Aveva dimenticato quanto fosse bella la neve.




Note dell'autrice:
Ciao! questa è la prima volta che partecipo a un contest (Speriamo bene ^_^). La storia come avrete notato è principalmente Angst, ma alla fine sfocia sulla commedia(Ahimè non ho resistito). Vi auguro una Buona Lettura e spero che mi facciate sapere il vostro parere :).
Un Bacio <3 
Jadis_




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