Non esiste difesa contro il senso naturale dell’attrazione
Logan è sempre stato un uomo tormentato. Una di quelle persone tristi che triste non lo è mai per scelta, a cui il destino non si stanca mai di scaricare addosso merda.
Uno di quelli che sopravvive, perchè a vivere non ha mai imparato. Non c'è mai stata l'occasione.
Non che la cosa sia così strana in realtà; in fondo uno non pensa esattamente a soffermarsi sulle piccole bellezze del mondo mentre lotta con il proprio fratello in uno scontro mortale o mentre solleva, distrutto, il cadavere dell'amore della propria vita per la seconda volta.
In quei casi in realtà uno non pensa proprio, cade e basta. E Cristo, quante volte Logan è andato giù, quante volte la vita lo ha affossato, deriso, preso a calci? Troppe probabilmente.
Eppure è sempre tornato alla carica, è sempre riuscito ad andare avanti, forse per scelta, forse per inerzia, forse perchè il Professore non ha mai avuto davvero torto nel dire che il vero eroe non è colui che non cade mai, ma colui che dopo ha il coraggio per rialzarsi. Già come no.
Fatto sta comunque, che Logan sia stato distrutto innumerevoli volte, eppure nessun dolore vissuto è mai stato anche solo lontanamente paragonabile a quello che prova quando la guarda.
Rogue.
Così giovane e spensierata, così innocente e candida ed ingiustamente punita da un Karma crudele e senza volto. Incantevole e sola.
Il cuore gli si stringe nel petto e gli artigli gli fremono sotto pelle, perchè quando la guarda, Logan vede un futuro idilliaco che il suo passato incasinato gli impedisce di vivere.
E allora lo sa, sa che non potrà mai starle accanto come vorrebbe; lo sa e la cosa lo uccide.
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