Eravamo lì, noi due, soli. Davanti a quella porta, le cui parole incise sulla pietra non promettevano nulla di buono su ciò che ci sarebbe stato oltre.
Virgilo doveva aver notato la mia esitazione, infatti mi consolò:
-Ehi, non devi aver paura, ci sono io con te, no?-
Mi tese la mano. Sorrisi, nonostante stessimo attraversando la porta dell' inferno, il regno delle anime dannate.
Sorrisi, perchè sapevo che con il mio maestro sarei arrivato dovunque, e non avrei avuto paura mai.
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