Tale of a Sorceress and an Imp

di An13Uta
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Blu Cobalto









Era una bella giornata.

Il sole rischiarava il cielo blu cobalto in cui non aleggiava neanche un'ombra di nuvola.

C'era una brezza leggera che bloccava il caldo, il fiume continuava a borbottare piano come un vecchio brontolone assonnato, le foglie stormivano adagio.


Non sembrava neanche fosse in corso una guerra.


Skull Kid non sapeva perché doveva combattere.

Non sapeva neanche contro chi doveva combattere.

Aveva tentato di spiare i visi dei suoi nemici, ma non ci era mai riuscito.

Non aveva idea di chi fosse tanto cattivo da aver cominciato una guerra.

Gli avevano detto che erano tutti adulti, ma questo non giustificava niente.

A lui non piacevano, questo gli pareva ovvio, ma di certo non sarebbe mai arrivato a ucciderli. Vedere il sangue, le ossa spezzate, le frecce infilzate nella carne e le ferite lo faceva rabbrividire.

Perché doveva farlo? Non sentiva o vedeva nulla, ma sapeva di tutte le sfortunate vite che andava colpendo, spezzando, uccidendo, e si sentiva male.

Non aveva mai voluto essere cattivo.

Ma a quanto pare, quello era il suo ruolo.

Un piccolo spiritello dispettoso e distruttivo, malvagio fino al midollo, che trova allegria nella sofferenza degli altri.

Skull Kid osservò il cielo, così limpido e pacifico.

Sentì uno schiamazzo lontano, segno che la prossima battaglia stava per avere inizio.

Tenne lo sguardo fisso sulla meravigliosa tinta cobalto fuori dalla finestra, pregando non toccasse a lui.

Tic tac, risuonavano i tacchi sempre più vicini.

La stoffa viola frusciava ritmicamente, seguendo i passi, contro una superficie di legno a forma di cuore.

Lo spirito percepì piccole lacrime tentare di uscirgli dagli occhi arancioni.

Era un giorno troppo bello, per fare la guerra.





 





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