♥Kelsie
e Rayan♥
Incomincia il primo semestre alla Julliard! Sono troppo contenta, sogno
da sempre di andare in questo college.
Mi dispiace lasciare le mie amiche ma Gabriella andrà a
Standford, mentre Taylor andrà a Yale.
Ci dividiamo per la scuola, ma nella vita saremo sempre insieme..
Anche i ragazzi hanno preso strade diverse.
Chad andrà a all'università di Albuquerque e
giocherà con i Readhawks, mentre Troy andrà a
Berkley per
seguire i suoi sogni di cantante e giocatore di Basket,e per stare
più vicino a Gabriella.
I gemelli Evans invece si divideranno.
Sharpay infatti resterà all'università di
Albuquerque, mentre Ryan è stato preso alla Julliard.
Infatti eccolo li..
Stile inconfondibile, da vero universitario, scende dalla suo nuova
macchina fiammante mentre io sono qui nel mio nuovo dormitorio a
fissarlo.
Uno sguardo veloce all'orario e mi rendo conto di essere quasi in
ritardo per il discorso di inizio anno del rettore così
prendo
la borsa e esco dalla mia stanza.
-Heilà Beethoven- mi sento chiamare e abbracciare da dietro.
-Ciao Ryan, pronto a frequentare i corsi di coreografia?-
-Quelli si, è storia della musica che mi spaventa!-
-Oddio anche a me!-gli dico ridendo.
-Benvenuti ragazzi...- il rettore inizia il discorso e faccio per
avvicinarmi, lui mi prende la mano e mi trscina a sedermi, non
lasciandomi mai la mano.
-Quest'anno abbiamo dato poche borse di studio e non vediamo l'ora di
scoprire quanti nuovi talenti ci sono tra di voi.-alla fine del
discorso vorrei alzarmi ma non voglio lasciare la mano di Rayan.
Lui si alza e mi porta con lui al bar della scuola.
-Ryan ma che ci facciamo qui?- gli chiedo.
-Non so te ma io vorrei fare una colazione come si deve, a casa oggi
era tutto troppo movimentato.-
-Sharpay immagino- gli dico scoppiando a ridere.
-Esattamente! Era eccitatissima per la nuova scuola, volavano vestiti
ovunque nonostante avesse scelto da giorni l'outfit da indossare, per
non parlare del trucco, la sua domestica ha messo per sbaglio un
lucidalabbra arancione-
-ODDIO!-
-Sharpay è impazzita, sembrava le ucisse fumo dalle orecchie
e
aveva gli occhi spiritati- mi dice sorseggiando il suo frullato alla
fragola.
-Pazza! Cos'hai alla prima ora?-
-Coreo- mi risponde- e tu?-
Guardo l'orario.
-Oh io mi sono iscritta a un corso di chitarra, il pianoforte va bene
però vorrei provare qualcosa di nuovo, e oddio-dico fissando
l'orario- l'aula è dall'altra parte del campus!- mi alzo di
scatto.
Ryan sia lza per salutarmi-Hei Beethoven bel cappello- me lo
prende e se lo mette facendo scambio con il suo poi mi da un bacio
sulla guancia, vorrei restare li imbambolata a guardarlo ma purtroppo
non ho tutto questo tempo e quindi mi metto a correre, ceracndo il
più possibile di ricordarmi il mio numero di matricola,
cavolo
non posso arriavare in ritardo alle lezioni del primo giorno.
[...]
È già ora di pranzo così esco
dall'aula per
dirigermi verso il bar del campus ma fuori dal padiglione mi ritrovo
Ryan.
-Allora Beethoven come va con la chitarra?-
-Uno schifo, mi sa che me ne torno al mio amato pianoforte!-
-A proposito di pianoforte, vieni con me!-
Mi porta nell'aula di musica dovo c'è un enorme piano.
-Vieni- mi prende la mano e mi fa sedere.
-Canta-mi dice attaccando a suonare I Just Wanna Be With You.
Dopo aver finito la canzone mi chiede a cosa mi sono ispirata per
scrivere questa canzone.
-Beh in realtà, a te, e a come immaginavo il ballo della
scuola
insieme a te.- gli sputo il rospo solo perchè lo stavo
guardando
negli occhi.
-Tu ti sei presa una bella cotta per me eh?- colpita e affondata.
-Si nota tanto?-
-Un po' ma volevo sapere da quanto?-
-Dall'estate al Lavasprings-dico abbassando lo sguardo completamente
rossa in viso.
Lui mi mette una mano sotto al mento e mi alza il viso.
-Io dalla prima volta che suonasti la canzone mia e di Sharpay, anche
se non me ne rendevo conto, quando Sharpay mi ha imposto di fare
qualcosa per far si che tu scrivessi la canzone più bella
per
lei , mi ha detto testuali parole "comprale un diamante, invitala al
ballo, ma voglio quella canzone!"-dice imitando talemente perfettamente
la voce della sorella che non posso non ridere.-Lo so ho imparato a
fingere di essere lei per rispondere al telefono al posto suo, comunque
stavo dicendo, quando poi sono venuto per invitarti al ballo e abbiamo
cantato quella canzone ho capito che provavo qual cosa per te-. a
momenti non fiinisce nemmeno la frase e mi bacia.
[....]
Questo è come immaginavo l'univerità
dei nostri
Ryelsi, ditemi se volete una storia a capitoli su di loro e sulla loro
storia all'università.
{tutto questo è frutto del lavoro di un'ora,
perciò chiedo scusa se i tempi verbali non sono tutti
concordanti}