Prompt: Per
anni il cardinale aveva osservato il bandito, desiderando averlo vicino
a sé,
consigliere e amante. Quando lo vede pentito, convertito, e così
luminoso, non
può credere ai suoi occhi.
---L’amore
di
Dio---
Per
i primi
dieci secondi dopo che il cappellano gli annunciò quell’inaspettato
visitatore,
il Cardinale pensò che si trattasse di uno scherzo. Forse furono anche
di meno.
Poi si convinse che le sue preghiere erano state esaudite.
Vedendolo
entrare sentì subito che qualcosa era cambiato in lui: sembrava avere
una luce
speciale, come se tutti gli angeli del paradiso gli avessero soffiato
addosso
della polvere d’oro. Non dovette fare alcuno sforzo per esprimere la
pietà e la
forza di Dio, parlando con lui: la sentiva dentro di sé e la vedeva nel
proprio
interlocutore. Sapeva che era ancora confuso, che aveva bisogno di
conferme
della presenza di Dio in tutte le cose, compreso in lui. Sapeva che
avrebbe
dovuto dimostrargli che Dio aveva avuto interesse nella sua conversione
da
molto prima che egli cominciasse a sentire quel tormento. E ci riuscì,
perché
credeva in ogni singola parola che stava pronunciando, perché aveva
davanti a
sé la prova lampante che aveva sempre avuto ragione.
Quando
infine
lo vide scoppiare in lacrime, sentì forte il bisogno di stringerlo tra
le
braccia e rassicurarlo che era tutto finito e che poteva cominciare la
propria
nuova vita, ma il Cardinale non poteva lasciarsi trascinare a tal punto
dalle
proprie egoistiche passioni e si limitò a tendergli la mano. Il rifiuto
terrorizzato opposto da quell’uomo lo fece tremare dentro di sé, ma poi
capì
che non era nient’altro che la forma più alta e pura del rigetto degli
orrori
che aveva commesso. In quella stretta di mani, i due suggellarono
un’unione che
andava oltre qualunque cosa entrambi avessero mai sperimentato.
«Francesco»
sussurrò il Cardinale, per non spaventarlo «siate benvenuto in questo
nuovo
mondo»
«Siate
benedetto, Federigo, per avermelo aperto» gli venne naturale rispondere
chiamandolo per nome, come il Cardinale aveva fatto con lui.
Erano
entrambi
cauti con le parole, perché nessuno dei due sapeva per certo quali
sentimenti
l’altro nutrisse nei suoi confronti. Il Cardinale sapeva che, se
qualcuno
doveva rompere quella tensione dello studiarsi reciprocamente, era lui:
certamente l’altro avrebbe sentito troppo timore.
«E
siate
benvenuto anche nel mio mondo» continuò Federigo «Ho atteso a lungo
prima che
voi voleste farne parte, ma spero che ora questo momento sia giunto»
Il
Cardinale
vide passare sul volto dell’Innominato un’ombra dell’antica diffidenza,
quasi
non avesse voluto credere di aver sentito veramente quelle parole,
quasi fosse
stato convinto di averle interpretate male.
Ma
Federigo
manteneva sul volto quel sorriso così ampio e sincero che infine
l’animo di
Francesco cedette: «Non desidero altro» ammise, rispondendo con un
timido
sorriso alla letizia dell’altro.
Non
c’erano
altre parole che il Cardinale avrebbe voluto sentire. Non si trattenne
più e lo
strinse fra le proprie braccia, gioendo della sensazione di fiducioso
abbandono
che sentiva provenire dall’Innominato.
Francesco
si
sentì al sicuro, come se avesse finalmente trovato ciò che aveva
cercato per
tutta la vita. Seppe in quell’istante preciso che aveva bisogno di
quell’uomo.
Aveva bisogno di vederlo, di ascoltare le sue illuminanti parole, di
lasciarsi
stringere dal suo abbraccio confortante. Non avrebbe mai più potuto
vivere allo
stesso modo, non dopo aver provato quella gioia incommensurabile. Se
anche
avesse dovuto trascorrere il resto dei propri giorni deprivato di cibo
e acqua,
l’avrebbe accettato volentieri se ciò gli avesse permesso di rimanere
per
sempre vicino a lui.
Federigo
non
poteva conoscere i pensieri di colui che stava stringendo tra le
braccia, ma
senza dubbio percepì la forza dei sentimenti che Francesco stava
provando. Non
l’avrebbe mai più abbandonato, non avrebbe commesso di nuovo l’errore
di
lasciarlo a se stesso. Sarebbe dovuto andare a parlare con lui molto
tempo
prima, si disse e si maledisse per non averlo fatto. Ma ormai era
andata così e
tutto ciò che poteva fare era rimanergli vicino per offrigli tutto il
conforto
che non aveva avuto in quegli anni. Doveva fargli percepire tutto
l’amore di
Dio.
E il
proprio.
(One-shot,
642
parole)
Beh, che
dire... è la mia prima fic sui Promessi, fatemi sapere che ve ne pare!
:)
|