Dorian
Cymbidium
A Cristina, semplicemente.
Addentrandosi nei
giardini di Skyhold, Cadeyrn restava sempre abbagliato dal tripudio di
colori dei fiori che sbocciavano; la sua meraviglia era crescente, come
se fosse stata la prima volta in cui osservava tante varietà
di piante.
In tutti gli anni trascorsi al Circolo, non aveva mai visto fiori
così belli, se non quelli utilizzati per creare impiastri e
farmaci; tutto quello che gli si parava davanti era decisamente una
novità per lui.
Dorian, ridendo tra sé, era solito definirlo un bambino che
si apprestava a conoscere il mondo, incantandosi a tutto ciò
che gli era nuovo; in quel momento non era con l'Inquisitore, ma era
come se fosse lì accanto a lui: a Caderyn bastava ricordare
le parole dettegli in privato, tra un bacio e una carezza, per sentirlo
vicino e percepire l'anima di lui avvolgere la sua in un tenero
abbraccio.
Nessuno gli aveva mai fatto provare sensazioni così forti,
anzi, date le rigide regole del Casato Trevelyan, si era immaginato
– da lì ad alcuni anni, e non senza rammarico
– sposato a una donna che conosceva solo il suo cognome e che
non lo avrebbe mai conosciuto affatto per quello che era davvero,
obbligati a dividere una casa e un letto solo per il prestigio dato da
una progenie, come affermava Bann Trevelyan, suo padre.
Si ritrovò a pensare che quello sarebbe potuto essere anche
il destino del suo amato, ma Dorian si era ribellato e aveva detto no a
un fato manovrato dagli altri, andando avanti per la sua strada,
trovando il coraggio di essere se stesso in ogni circostanza. Per certi
versi Dorian gli ricordava sua sorella Delia, che era scappata di casa
una volta sciolto il Circolo presso cui studiavano entrambi, non appena aveva
saputo del matrimonio organizzatole dalla famiglia e ora felice con
quello che per Caderyn non poteva essere altro che l'uomo giusto per
lei: il Toro di Ferro.
Conoscendo meglio Dorian, Caderyn aveva imparato a lottare per
ciò che albergava nel suo cuore, e a non
restare spettatore
passivo della sua vita mentre gli altri muovevano i pezzi della sua
scacchiera al posto suo. Si sentiva un uomo nuovo, libero, felice di
poter amare e felice di essere ricambiato.
Egli sapeva che non avrebbe mai potuto amare un altro uomo all'infuori
di Dorian, un uomo che dapprima stimava e che col suo coraggio si era
fatto strada nel suo cuore, fino a custodirlo come uno dei
più preziosi tesori.
Il profumo di un'orchidea gialla lo investì appieno, la
mente e il cuore che ritornavano rapidi al suo amatus, pensando al
colore del fiore in contrasto con la pelle ambrata di lui; il giallo
era acceso, luminoso, come il sorriso di Dorian ogni volta che lo
guardava e che lo scaldava nel profondo, illuminandogli la vita.
Senza pensarci due volte, colse il fiore e andò in
biblioteca, trovando Dorian intento a leggere. Fece volare l'orchidea
facendola posare sul libro, mentre il giovane posò gli occhi
su Caderyn, sorridendogli.
Dorian andò vicino al mago
sussurrandogli: «Sai cosa vuol dire questo regalo?»
«Sì: significa che anche io scelgo di amarti ogni
giorno.»
«Oh, pensavo che non insegnassero nulla nei Circoli
del…»
Non occorsero altre parole.
[521 parole;
prompt: Annusare dei fiori e pensare a qualcuno]
Angolino autrice
Per la prima volta – dopo tante paranoie mentali –
ho scritto la mia prima storia slash e soprattutto ho scritto qualcosa
pensando al patatino che è Dorian, in modo indiretto.
Sfora un po' il limite delle 500 parole, ma l'ho concepita grazie al
prompt dell'iniziativa Sette
giorni e tanti Prompt - drabble &
flashfic special edition indetta da Torre di Carta.
Se fate clic sul nome dell'iniziativa leggetela… e provate a
scrivere anche voi. ;)
Che dire della mia storia? Allora, innanzitutto volevo dare una gioia a
Dorian, e ho scelto di dargliela con un Inquisitore mago un poco
particolare. Se avete letto altre mie storie nel fandom, conoscete un
poco Delia, la mia Inquisitrice che è in coppia con Bull, e
come noterete nelle mie prossime storie con lei – ho in
programma delle mini long – lei e suo fratello Caderyn sono
molto diversi tra loro e ho ideato dei background ad hoc per entrambi
quando uno è Inquisitore e l'altro no. Su questa
diversità caratteriale ho giocato per la romance con Dorian.
Sappiamo tutti che Dorian ha scelto di non avere rapporti col padre per
via di quello che aveva in mente, e ha avuto il coraggio di agire e di
essere libero, Caderyn, invece, è sempre stato
più debole e pauroso sia rispetto a Dorian sia rispetto a
Delia: la loro famiglia non avrebbe mai accettato che il loro rampollo
non sposasse una donna e che fosse omosessuale (ommioddio che disonore
*sarcasm*). Visto che la famiglia di Caderyn e Delia ricalca
la mia... è così, fidatevi.
Ho pensato che Caderyn potesse esser diventato un uomo
più forte e risoluto grazie a Dorian (da cui ha anche preso il modo di chiamarlo a sua volta "amatus"). Dorian dice di essere
diventato migliore conoscendo l'Inquisitore, perché non
può essere il contrario? Da qui la mia storia, con un
Inquisitore sensibile, riflessivo, molto dolce e romantico,
perché sì, gli uomini possono essere sensibili e
premurosi, non solo “degli uomini tutti d'un
pezzo”, ma anche no. Infatti il suo nome è un
paradosso: Caderyn vuol dire “re della battaglia”,
ma lui riesce a essere valoroso non usando la forza bruta. La citazione
in corsivo è proprio quello che dice Dorian: you have to fight for what's in
your heart. Non vedo
l'ora di farvi conoscere meglio anche questo mio Inquisitore! Mi
piacciono gli uomini sensibili e poetici, alla Faramir e alla Jack
Jackson, per capirsi.
L'orchidea, il fiore che ha Dorian in mano nel tarocco a lui destinato
se vai in romance con lui, simboleggia l'amore corrisposto, un dono da
non fare alla leggera, ed è per questo che mister shiny
(citazione di Cole) chiede a Caderyn se sa cosa significa. Caderyn
sarà ingenuo, ma non è proprio cretino, visto che
lo zittisce con un bacio. XD
Cymbidium è una delle tante tipologie di orchidee, non profuma, ma hanno un vividissimo giallo.
Spero che la storia vi piaccia, grazie come sempre per l'attenzione e
la gentilezza che mi dimostrate.
Barbara
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