T.i.P (Time in Progress)

di Hikana
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Caro Diario,
sono passati ben 38 anni da quando il Professor Marssen si è proposto come cavia per l’esperimento “Veridis”, oramai ho perso le speranze di rivederlo.
Ovunque tu sia, ti ho sempre voluto bene … Papà.

[TODAY,12|**|2**7|
Lance, appena uscito da scuola ,tornò nel boschetto dei giardini reali del  vecchio Re Vast.
Si fece notte e il giovane, impaurito dal buio, decise di tornare indietro ma si perse dentro alla fitta vegetazione. Tra i tanti percorsi naturali, ne scelse uno a caso. Lance si fece prendere dello sgomento, guardando la luna che brillava alta nel cielo e ascoltando il silenzio tombale nel bosco. “Sono sicuro che morirò qui” pensava il ragazzino, mentre le lacrime cominciavano a scorrergli sul volto. Mettendosi  a sedere su una vecchia struttura di marmo, si accorse che i raggi lunari illuminava sopra e tutto intorno a lui. La statua raffigurava il vecchio Re, brillante più che mai sotto la luce notturna. Lance si alzò, le lacrime che ancora gli scorrevano sul viso e inciampò su una radice; cadde e trattenendosi dal lamentarsi, alzò lo sguardo. Una luce brillava tra l’erba, all’altezza del suo guardo, vicino alla statua.
“Mh?” Lance, mugugnando, raccolse l’oggetto sporco di terra e lo pulì con la maglietta: era un orologio da taschino. Lo esaminò con molta attenzione; sul coperchio c’era un incisione che recitava “Spingiti oltre i tuoi limiti”. Sul retro si potevano osservare gli ingranaggi, fermi e arrugginiti. Aprendolo, non vide niente di speciale. Il quadrante era bianco e sopra c’era scritto “S.S Steam”; le lancette erano nere, i numeri romani, e all’interno c’erano delle pietre verdi –forse smeraldi-. Sul lato si vedeva un’incisione che raffigurava dei fiori. Una lacrime di Lance cadde sul quadrante. Tutto riprese a funzionare; le lancette viaggiavano a pieno ritmo, ticchettando, i numeri divennero verdi e apparve una scritta gialla, quasi come un ologramma, con una voce che diceva: “Ripresa del meccanismo di supporto… sincronismo in atto. Attendere prego-"
Lance non credeva ai propri occhi; non sapeva più cosa aveva in mano. Un orologio stile Gentleman inglese, o un dispositivo futuristico, forse. La voce metallica interruppe i suoi pensieri. “ERRORE! Armonia Non Trovata! Rivolgersi immediatamente a Marseen”. Finite di pronunciare queste parole l’orologio si spense: le lancette presero a puntare in un un’unica direzione. Lance si girò e le lancette si giravano, continuando a puntare nella stessa direzione. L’orologio era diventata una bussola.
“Forse potrei finalmente uscire da qui!” pensò Lance “Ma… e se questo Marseen fosse un tipo pericoloso? Posso fidarmi?”. Mentre pensava così però le sue gambe eran già in marcia seguendo le lancette del misterioso orologio. Le lancette puntavano in direzione della luna, ormai calante,che lasciava il posto al sole.




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