Back to Gravity Falls

di Zaker
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Capitolo I
Il liceo? Me la cavai, non fu orribile. Forse Wendy aveva esagerato… ma continuavo a pensare che fosse solo l’inizio.
Avevo pensato per tutto l’anno a Gravity Falls. Non avevo smesso un attimo. Credevo fosse lo stesso per Mabel, ma non ne parlavamo molto perché sapevamo che non ci saremmo tornati mai più. O almeno così credevo.
L’estate era appena cominciata, ma sapevamo che non sarebbe stata come quella precedente. Sì, ci eravamo fatti alcuni amici a scuola, ma non erano come quelli di Gravity Falls.
<<Dipper, va a prendere la posta.>> era mia madre, che come ogni mattina interrompeva la mia colazione in quel modo.
La cassetta della posta conteneva alcune bollette, pubblicità e le solite cose, nulla che attirò la mia attenzione. Se non una lettera ben rilegata, nascosta da tutte le altre. La tirai fuori, la osservai bene. Lessi sul retro: “da Gravity falls”. Il volto mi si riempii di gioia.
Tornai dentro, consegnai le lettere a mio padre e dissi a Mabel di tornare in camera.
<<Che c’è?>> mi chiese curiosa.
Le mostrai la lettera: <<Guarda. Viene da Gravity Falls.>>
<<Avanti aprila!>>
La leggemmo insieme:
“Cari Dipper e Mabel,
anche qui l’estate è arrivata. Sappiamo che non sarà come la scorsa senza di voi, ma è successa una cosa orribile. Dovete venire subito, la città è di nuovo in pericolo.
Wendy”
Il cuore mi saltò in gola. Gravity Falls… di nuovo in pericolo? Cosa poteva essere successo? Wendy aveva parlato di una cosa orribile… cosa intendeva?
<<Dobbiamo partire.>> dissi deciso.
Mabel mi guardò preoccupata. Come avremmo fatto? Dopo che i nostri genitori avevano visto Dondolo e soprattutto dopo che vennero a sapere di Oscurmageddon, non ci avrebbero mandati mai più dal Prozio Stan.
Ma noi dovevamo andare.
<<Lasceremo un messaggio, e prenderemo il prossimo autobus.>>
Fu una soluzione azzardata, ma in fondo l’unica possibile.
<<Porteremo anche Dondolo.>> aggiunse Mabel.




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