Sotto la pioggia un ricordo e un grazie

di violaserena
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SOTTO LA PIOGGIA UN RICORDO E UN GRAZIE

 

«Ti ricordi di quando il Ghoul ha attaccato Paku?».
«Si, durante l’allenamento nel dormitorio».
«Quella volta i miei famigli si sono rivoltati contro di me perché la mia forza di volontà ha vacillato. Non è lo stesso con le tue fiamme? Se non hai paura di loro ti ubbidiranno».
«Capisco, però perché? Perché mi dai dei suggerimenti? Non hai paura di me?».
«Per niente. Forse tu non lo sai, ma i mezzi demoni non sono così inusuali, soprattutto fra gli esorcisti».
«D-davvero?».
«Certamente. Dunque non dovresti proprio preoccuparti della tua stirpe. Lasciali parlare se proprio vogliono…»
«Sopracciglia! Sei proprio una brava persona!».
«Ma quale “sopracciglia”! Non darmi dei soprannomi strani! Io mi chiamo Kamiki Izumo!».
«Grazie, Izumo. Grazie a te mi sento più motivato».

 

*
 

Erano già passati un paio di mesi da quando Izumo gli aveva fatto quel discorso.
Rin guardava sorridente la pioggia che cadeva fitta.
Si sentiva finalmente se stesso, si sentiva accettato. Non si considerava più come un mostro e tutto questo era merito di quella scontrosa ragazza.

I want to start by letting you know this
because of you my life has a purpose
you helped be who i am today.
I see myself in every word you say
.

Ricordava ancora il dolore che aveva provato nello scoprire la sua vera identità. Ricordava ancora i volti spaventati dei suoi amici. Bon, Shima, Shiemi, Konekomaru l’avevano guardato con timore. Sembrava che nessuno potesse capirlo, nemmeno Yukio. Ma poi le cose erano cambiate. Erano bastate delle semplici parole.

Sometimes it feels like nobody gets me
trapped in a world where everyone hates me.
There’s so much that i’m going through.
I wouldn’t be here if it wasn’t for you
.

Quelle semplici parole erano diventate una sorta di ritornello nella sua mente. Un piacevole ritornello che gli aveva fatto capire di essere migliore di quanto credeva pensò mentre scendeva di corsa le scale del dormitorio.

I was broken.
I was choking.
I was lost.
This song saved my life.
I was bleeding, stopped believing
could have died.
This song saved my life
.

«Smettila di ridere, Rin» disse scocciata Izumo, fradicia dalla testa ai piedi.
«Scusami, ma sei troppo buffa».
Lei corrucciò la fronte, imbronciata.
Lui le sorrise e poi le si avvicinò. Delicatamente cominciò ad asciugarle il volto e i capelli con un fazzoletto.
Lei arrossì e girò la testa dall’altra parte.
Quanto era orgogliosa quella ragazza, ma forse era proprio per questo che gli piaceva così tanto.
Rin avvicinò il volto al suo e, vincendo l’imbarazzo, con un sorriso sincero disse: «Grazie, Izumo».





Angolo Autrice.
Ciao a tutti! :)
Spero che questa flashfic possa piacervi.
Adoro la coppia Rin/Izumo e credo che abbiano molto in comune, più di quanto credano.
In questa breve storia ho cercato di descrivere l'importanza per il mezzo demone delle parole di Kamiki.
Se vi va, fatemi sapere che cosa ne pensate.
A presto,
Violaserena.

 

P.S. La canzone è "This song saved my life" dei Simple Plan.




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