Portraits of modern lives

di Osage_No_Onna
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Ritratto n˚14: La modella (occasionale)
 
 
Compariva talvolta nei dépliant di qualche media catena d’ abbigliamento con indosso i nuovi modelli della collezione, eppure, incredibilmente, non c’era abito che le stesse male.
Sembrava che tutte le fibre del mondo si fossero disposte in modo tale da creare un’armonia intrinseca, per far risaltare il corpo snello e la sua pelle pallida, nonché il viso d’ angelo non accompagnato dalle lentiggini che solitamente contornano e completano il ritratto di un volto dai capelli rossi.
Aveva grandi occhi da cerbiatto, di un azzurro intenso, innocenti e candidi, che toglievano l’ uso della parola per un po’, ma erano in tanti a chiedersi se dietro a quel sembiante angelico si celasse un animo ugualmente puro.
Ed effettivamente la corrispondenza c’era: quel volto da carta patinata apparteneva ad una sedicenne gentile, fin troppo buona, con la testa ancora immersa in fantasie di zucchero filato e cavalieri in armature scintillanti, di principesse e fatine. Una ragazza che rideva tanto e arrossiva ancora più spesso, con la voce che trillava gioiosa ad ogni parola pronunciata e vestiti bianchi pieni di pizzi e fiocchi che la facevano sembrare una bambolina. Piangeva spesso ed aveva un carattere fin troppo arrendevole, per cui era preda facile degli scherzi di ragazzi immaturi, ma a difenderla c’era la ragazza del bosco, come la chiamava lei, che con il suo cinismo e la disillusione bilanciava perfettamente tutto il mondo infantile dell’amica: si erano conosciute per caso e viste insieme creavano un bel contrasto, ma non potevano fare a meno l’una dell’altra.
Nonostante il suo perenne sorriso, di una cosa si lamentava: la maggior parte delle persone che incontrava si fermava solo alla sua apparenza e alla sua relativa fama, le sembrava che davvero in pochi si ingegnassero per capire che fosse davvero.
La faceva stare male, questo, e spesso si chiedeva: “Ma è così difficile?”.
Lei voleva che non lo fosse… e continuava a sperare.




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