Sogni di un mare in tempesta

di funny1723
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Sogni di un mare in tempesta




 
Hannibal è il male, è quel fuoco devastante che ti brucia le membra, il cui fumo ti riempie i polmoni ed annebbia il cervello. Ti annienta, ti piega, e, quando sei ormai agonizzante a terra, è l’acqua che spegne quell’incendio che è la tua follia.
Sai che il Dottor Lecter ha truccato le carte, lui che è un abile giocatore, freddo e calcolatore, come ghiaccio bollente.
Sai chi è, sai cos’è, eppure non riesci ad ucciderlo, non ancora; perché tu sei il suo sangue ora che lui ha mangiato il tuo cuore, rendendoti un vano ricordo di realtà vacillante ed allucinato.
Carne, vino, denti.
Lo vedi, come in sogno, che banchetta di te. Ridi ed urli. La tua bocca resta muta.
Protendi una mano verso di lui, gli sfiori un rivolo - di vino? Sangue? - che gli è colato sul mento. Lo lecchi via dalle dita  - ora sue - e senti quel rumore inconfondibile.
Bum. Bum. Bum.
Il tuo cuore. Il vostro.
D’improvviso la figura di Hannibal si fa immensa, ti travolge. Non hai paura mentre ti aggrappi con forza alle sue corna possenti. Un cervo grande quanto una barca di cui ti rendi conto essere l’unico marinaio.
Bum. Bum. Bum.
Il cuore batte veloce, ti sollevi a sedere. Nel bagno di sudore che è la tua vita ti guardi allo specchio. Il volto di Hannibal è lì che ti fissa, controllato come sempre.
Tuo unico male, tua unica anima.
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