Dalla parte sbagliata

di biribo
(/viewuser.php?uid=945952)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Dopo tutto quel casino capii che la gente merita di essere trattata come si trattano i cani.
Prima gli dai da mangiare per farti credere che gli importi di loro.
Poi li bastoni perchè stanno mangiando quello che gli hai dato.
Dopo che loro due hanno osato fare una cosa del genere... davanti a me... Ora ho l' opportunità di ferirli davvero.
Finora l' unico male che ho fatto è stato fisico, umorale, comportamentale, ma non basta.
Devo passare all' emotivo e al mentale.
E qui un pazzo mi ha passato tutte le informazioni che mi servono.
Quel pervertito ha anche scritto che tipo di mutandine indossa Lisa quando porta la gonna.
Mi stupisce. Ma non mi importa.
Ha scritto che si sente spesso con una certa Sara, di un' altra classe, probabilmente... a meno che non si sia sbagliato con Sofia.
Già, può essere. Sara Lombardi... umm... non ha sbagliato.
E questa Sara è collegata a lei e a Sofia.
Cominciamo.
Torno a casa, stavolta mia madre c' è.
-Ciao, ma- le dico io -Dobbiamo parlare- dice lei
Non vorrei avesse scoperto di qualche casino che ho fatto
-La tua amica, Erica... viene più qui?- Mi chiede lei
-Abbiamo litigato, ma tranquilla- le dico io
-Ah, mi dispiace- mi dice lei -
Cosa dovevi dirmi?- le chiedo io
-Nulla, vai pure in camera- dice lei
-Dovevi dirmi solo questo?- chiedo io
-Si, è che non porti più nessuno a casa- dice lei
-Già- dico io -
Tu sei superiore a loro- mi dice lei
-Lo so- dico io
-Non devi essere insicuro, e anche se non riesci a rimorchiare non fa niente- dice lei
-Dobbiamo parlarne proprio ora?- dico io
-L' importante è che stai con chi vuoi- dice lei
-Ok, vado in camera- dico io
Ho da fare.
E c' è gente che non ne uscirà indenne.
Vado in camera, so chi colpire
Il giorno seguente mi reco, durante la pausa, verso Sara, della classe vicina.
-Ciao, bella- dico io
-Cosa vuoi da me?- sembra spaventata
-Diciamo che ho tempo da perdere- dico io
-Allora fallo da un' altra parte- dice lei
-Ma non ti senti un tantino puttana a vestirti così?- ci sto prendendo gusto
-Tua madre è puttana, non io- dice lei
Eravamo di fronte ai bagni
-Ah, scusa, è che quella scollatura mi intrattiene troppo, troia- sto quasi per ridere
-Sparisci o chiamo qualcuno- dice lei
-Va bene, sparisco- dico io
Mi dileguo, aspetterò che esca dall' edificio, e li mi divertirò.
Dopo le lezioni la vedo dietro al cancello, vicino la strada.
-Ah, cerchi dei clienti- le dico io
-Basta- mi dice lei -
Ma il tuo fidanzato quando te lo mette nel culo ci pensa a con quale troia sta?- le dico io
Sto esagerando, forse, ma mi diverto.
-Non ti azzardare- dice lei
-Altrimenti?, potrei stuprarti, se volessi, ormai non c' è nessuno- le dico io La vedo seriamente preoccupata, ha le lacrime
-Vai via- mi dice lei
-Ah, la tua amica, Lisa, sono un suo amico, è lei che mi ha detto tutto ciò, sono venuto a dirti di evitarla- Le faccio vedere una chat finta.
-Lei, ti ha detto così- mi dice lei
-Già, ora lasciala stare-
L' ho terrorizzata. Non rivolgerà più la parola a Lisa ed è un problema in meno, già




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3504868