Tra i fumi dell'alcool

di kamy
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Ringrazio anche solo chi legge.


Cap.13 Due anni dopo

Haymitch si portò la fiaschetta alle labbra ed osservò la balconata in marmo del palazzo davanti a lui. Il brusio delle voci intorno a lui gli risuonava nelle orecchie e sentiva l’alcolico scendergli giù per la gola, facendogliela bruciare. Il vento gli scompigliava i capelli biondi, con alcune venature grigie, il suo viso scottato dal sole aveva una ragnatela di rughe.

“Guardate, si sta affacciando il senatore Finnick!” gridò un uomo. Haymitch si sporse e assottigliò gli occhi, riconoscendo la figura di un giovane uomo abbronzato dal petto nudo.

“Benvenuti! Siamo qui riuniti per festeggiare la nostra prima presidentessa!” gridò Finnick.

“Io vorrei vederlo in mutande” bisbigliò una donna dal viso disegnato come quello di una tigre, tra il pubblico. Parecchie donne di Capitol mossero velocemente i ventagli davanti al viso. Haymitch richiuse la fiaschetta e la mise nella tasca di un panciotto beige.

“Dopo la scomparsa del presidente Snow, purtroppo morto suicida un mese fa”. Continuò il suo discorso Finnick. Haymitch si deterse le labbra.

“E’ vero che la presidentessa due anni fa ha vinto gli Hunger?” domandò un bambino nel pubblico. Una bambina, fingendo di pugnalarlo con una spada giocattolo annuì.

“Esattamente due anni fa e il suo innamorato è morto per lei. Com’è romantico” disse. Abbassò l’arma finta e sospirò.

“Ecco a voi la presidentessa Everdeen! Un bell’applauso!” gridò Finnick, iniziando ad applaudire. Haymitch ghignò.

“Snow è suicida come tutti i suoi avversari politici” bisbigliò. La folla intorno a lui applaudiva sempre più forte. Haymitch alzò la fiaschetta verso l’alto ed osservò la giovane: indossava un lungo vestito nero, il viso era truccato e i capelli erano legati in una crocchia sul capo.

“E senza perdere tua sorella, complimenti, ragazzina” bisbigliò. Si voltò e si allontanò, facendosi largo nella folla a spintoni.

“Ho raggiunto questo ruolo per Peeta Mellark. L’unico uomo che io abbia mai amato, il padre di mio figlio!” gridò. Haymitch deglutì.

- Sei stata fortunata fosse biondo anche lui – pensò. Superò la cancellata e svoltò in un vicolo, verso un bar.

“Fai in modo non ci siano mai più sopravvissuti” sussurrò.






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