| Eccola, la fine, oramai è giunta la mia ora, anche io sto impazzendo. Vedo mia moglie seduta sul letto. Ma mia moglie è morta tre anni fa, poco dopo la mia partenza.
Mi chiamo Jonas scienziato a capo del progetto "Marchio" sulla nave di classe planet-craker U.S.G. Ishimura. Eravamo stati mandati sul pianeta
egis-VII per scavi minerari e, dopo che la squadra di scavo è scesa sul pianeta, sepolto tra la polvere e le rocce c'era lui, il marchio. Fu subito creata una squadra di recupero e poi una di ricerca.
Quando il marchi arrivò sulla nave tutti noi capimmo che qualcosa non andava, ma nessuno disse niente.
Poi successe, fu un attimo, dopo una settimana di studio del marchio i ricercatori che lavoravano ( che già risultavano essere diventati mentalmente instabili) furono trovati morti, si erano tagliati le vene e col sangue avevano ricoperto i muri di scritte e simboli senza senso.
Mentre atavo li, nell' alloggio del ricercatore, vidi qualcosa muoversi nell' ombra, non ebbi il tempo di investigare che un urlo, proveniente dal corridoio, squarció il silenzio. Poi lo vidi era uno dei ricercatori appena morti, o meglio, ciò che ne rimaneva, le gambe, le quali sembravano ora più resistenti, lo rendevano anche più alto di prima, dal ventre gli uscivano due braccia, e dove prima stavno esse ora c'erano altre due braccia, più lunghe, più resistenti e che terminavano in un inquietantissimo artiglio ricurvo coperto di sangue umano poi vidi la sua faccia..... Mio Dio, quella che tutt' ora fatico a chiamare faccia, la bocca era irta di denti aguzzi e insanguinati gli occhi brillavano di rosso. Quel mostro in tutto il suo orrore si girò verso di me, ma poco prima che potesse fare altro dei fasci di luce accecante la colpirono al ventre, poi alla testa, ed essa rotolò via, il mostro si voltò verso quel soldato che coraggiosamente aveva sparato e gli corse incontro con le lame che fendevano l' aria, approfittai di quel momento di distrazione per correre dentro il mio allogio, dove lascio questo textlog a chi entrerà qui dentro.
Ma fate attenzione mi potrei essere trasformato in una di quelle cose ed essermi nascosto in un angolo buio. Addio |