Vita di Fazioni in una classe disastrata

di Growl
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Vita di fazioni
in una classe disastrata



 
 
Purtroppo devo decidere a quale gruppo di matti devo unirmi
 
Dopo essere tornato dal discorso inutile con mia madre, mi risiedo vicino alla cattedra e continuo ad ascoltare la lezione. Una volta finite le lezioni, resto fuori e mangio un pezzo di pizza. Rimango fuori fino alle quattro, ora in cui mia madre mi trova vagare per le vie della città e mi riporta a casa come se fossi un cane, costringendomi a mangiare la sua lasagna.
La donna però deve andare al lavoro alle quattro e mezza, quindi le prometto che la mangio, quando in realtà appena se ne va la offro ai gatti che si aggirano per il cortile di casa mia. Sicuramente mangiano più di me, visto che ogni pranzo e cena metà delle mie porzioni sono destinate a loro. Mamma incolpa alla vicina, le dice di smetterla di attirare gatti nella nostra proprietà, ma nessuna delle due sa che dovrebbero incolpare me.
I gatti sono importantissimi per la mia sopravvivenza: le piccole creature devono fare i loro bisogni, che gentilmente lasciano sul cortile vicino a casa nostra. Io ho imparato a sopportare l’odore e la vista dei regalini osservando mia madre mentre prepara il cibo. Lei d’altra parte è costretta a ripulire giornalmente con l'aiuto della cara vicina, dandomi ancor più tempo libero dalla sua morsa. Sia io che i mici otteniamo qualcosa. Dopo ciò faccio i compiti, vado in palestra e guardo serie tv, non ceno e vado a dormire. A mezzanotte mi sveglio e preparo qualcosa di decente per la mia vera cena… più o meno questa è la mia vita e ne sono contento, ma purtroppo arriva la mattina e devo svegliarmi.
Mia madre mi toglie le coperte e com’è solita fare inizia a suonare le persiane. Mi ha anche detto che ha in mente di chiamare mio padre per creare un duetto; il suo posto sarebbero i cassetti. Faccio colazione abilmente evitando i biscotti-polpetta di Vera (questo è il nome di mia madre, ma lei è una donna falsissima.) e salgo sull’autobus, dove ritrovo Elisa.
«Ciao, Filippo!» mi dice.
«Ciao…» sospiro. «Vedo che sei di nuovo qui.»
«Finché prenderai l’autobus saremo noi due insieme!»
Sempre meglio che sopportare Alberto.
«E sai chi altro c’è? Alberto!»
Cerco di proteggere il mio corpo, per poi girarmi indietro a controllare.
Vedo dietro di me un uomo anziano. E non posso avere le allucinazioni perché il cibo che ho mangiato era sano.
«Ah, sei così divertente!» fa lei prima di mettersi a ridere.
«Come sei simpatica.» ironizzo.
«Posto il video su Vine, diventerà virale immediatamente!»
Mi basta sentire video e Vine che mi lancio verso Elisa e le prendo il cellulare con una mossa fulminea.
«Wow! Sei velocissimo! Come hai fatto?»
«Mia madre.»
«Non capisco.»
«L’anno scorso mi ero fissato con Clash of Clans e ci giocavo in continuazione, mia madre rubava il mio telefono in questo modo. Vedendola più volte ho capito come faceva.»
«Anche mia madre cercava di prendermi il telefono, dice che passo troppo tempo sui social network!.. Ma vedendo le statistiche postate da ILovePandas<3 sul suo Tumblr in realtà sembra che sto solo un po’ più su alla media!»
«Lascerò passare la tua frase sprovvista di un senso logico e con pessimo uso delle strutture grammaticali concesse dal nostro italiano, ma non posso accettare che segui i consigli di una persona chiamata “ILovePandascuoricino”
«Dici?... Effettivamente la maggior parte dei suoi post sono immagini che invitano ad essere vegani.»
«E’ giusto un consiglio, Elisa, ma Tumblr è il covo del male. Certa gente ci posta cose orribili, altro che deep web, quel coso è molto meglio di Tumblr.»
La ragazza non sembra preoccupata ma posa lo stesso il suo cellulare.
«Oggi è il grande giorno, la Cerimonia per te! Sono così emozionata!»
«Che cazzo stai dicendo.»
«Ieri ci hai conosciuti tutti, ed è il momento che tu faccia una decisione. Alla prima ora ci sarà la Cerimonia d’Iniziazione in cui dovrai decidere con chi stare!»
«E la lezione?»
«Non ti preoccupare, è l’ora di Cesella… il prof di religione!»
«Ma che avete tutti contro l’ora di religione? E’ comunque una materia!»
«Sì, certo! E i delfini sono mammiferi!»
«Che razza di metafora è? E poi, i delfini sono m-
«So che sceglierai noi! Il Dio ti accoglierà a braccia aperte!»
«Presumo che debba assolutamente scegliere una Fazione, giusto?»
«Beh, certo! Lo Statuto della classe parla chiaro, non vorrai essere… brrr… esposto… brrr…»
«Che cavolo vuol dire… esposto?»
«E’ qualcosa di terribile, non lo augurerei a nessuno!»
«Non mi hai risposto, lo sai?»
«Lo so benissimo, non voglio risponderti. Anche risponderti potrebbe causare la tua esposizione
E’ incredibile, quando m’interessa veramente una cosa nessuno mi risponde. Dovrò farci l’abitudine.
Dopo questo discorso che mi ha preparato a ciò che accadrà, inizio ad ascoltare la musica finché non entro a scuola. Saluto Ester e faccio un respiro profondo. Due giorni su centoventisei, ce la posso fare. 1,5% e non sono impazzito. Me ne manca il 98,5%.
Salgo le scale e apro la porta di classe, evidentemente chiusa dagli altri alunni per cercare di dimenticare che la 3°H esista.
Appena entro, vedo che la classe è totalmente cambiata. I banchi sono stati tutti spostati verso il fondo dell’aula, tranne quattro, che si trovano a fianco della cattedra, due a destra e due a sinistra, dietro di essi si siedono, a partire dalla destra, Gabriele, Martino, Paola e Pietro, e tengono in mano una ciotola bianca.
«Aspettate un attimo! Ma questa cosa già l’ho vista in Divergent! Avete copiato il film!»
«Loro hanno copiato noi!» fa Teresa dal suo banco dietro la classe «Questi romanzi teen-adult, viva Kafka e i suoi scarafaggi, sono molto meglio!»
«Che?»
«Questa è la Cerimonia d’Iniziazione, recluta.» fa il professore di religione «E’ il tuo tempo di decidere con chi vivrai i tuoi anni in questa scuola… e fai in fretta che devo iniziare a spiegare i dieci comandamenti.»
«No, professore! Oggi Vinello ha portato dieci bottiglie, è la nostra colazione!» si lamenta Pietro.
«Noi dobbiamo organizzarci per gli appuntamenti al buio della settimana prossima!.. Non vedo l’ora di conoscere persone interessanti…» fa Alberto muovendo la lingua come se fosse un serpente. Ew.
«E noi dobbiamo celebrare la grandezza del Sol’Rosa!» esclama Gabriele, mentre si scambia un’occhiata con Angela.
Il professore sospira. «Perché ho scelto questo lavoro?»
Io ne sono curioso. Cosa spinge una persona a diventare professore di religione? E soprattutto, in questa classe?
«Comunque… recluta… dovrai immergere la mano in una delle quattro ciotole, e una volta fatto ciò, farai ufficialmente parte di quella Fazione.»
Spero ancora che l’Unione possa accettare la mia candidatura, ma quando mi dirigo verso Martino, vedo che la sua ciotola è vuota.
«Quinto emendamento! Se la ciotola riempita vuoi vedere, talento dimostrato devi avere!» recita Giulio… quanto odio le filastrocche che si approfittano delle desinenze dei verbi per fare rime.
Insomma, non posso scegliere l’Unione dei Sani, e devo optare o per la Teocrazia dei Fanatici, l’Anarchia delle Sostanze Stupefacenti oppure la Repubblica del Sesso.
Cazzo, sarà una scelta molto difficile.

 
 




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