With iron wings and rust, he's Icarus falling once again

di whenyouwishuponastar
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He’s just another lost boy,
with hollow eyes,
reaching for the sun.
And if we’re all stories in the end,
then he must have been written to be
just another goddamn tragedy.



 
 
 
Ha paura, Ian. L’ha sempre avuta e non se ne vergogna.
Ha paura per i suoi figli, per sua moglie, per la sua famiglia.
Ha paura che tutto svanisca, di ritrovarsi solo e senza nessuno, rifiutato da entrambi i mondi inconciliabili di cui si è ritrovato, nonostante tutto, ad essere il protagonista.
Pensa ad Isabeau, al suo sorriso incantevole ed al suo cuore ancora più incantevole; pensa a Daniel, suo fratello, il suo più grande amico e confidente; pensa a come la vita l’abbia posto dinanzi ad una scelta, straziando ogni sua possibilità di riunire tutto ciò di cui ha bisogno in un unico posto, in un unico tempo.
 
E ora Ian guarda Marc, il suo figlio primogenito; vede i suoi occhi chiari, e legge in essi la sfrontatezza dei giovani, il coraggio incosciente che il cuore pompa come sangue nelle vene.
E’ cresciuto troppo in fretta, il suo Marc, e ora la sua anima genuina è incastrata nel corpo di un uomo, un uomo che non perdona niente e nessuno ed è pronto a dare la vita per difendere l’onore suo e dei suoi cari.
Ha paura per lui, ha paura che suo figlio non sia altro che un’altra falena troppo attratta dalla fiamma per accorgersi del pericolo, un altro viso imberbe e bellissimo destinato a bruciarsi troppo presto nel fuoco.
Amore, onore, sangue: sono tutte parole troppo pesanti per Marc, termini che un diciottenne non dovrebbe nemmeno conoscere; eppure lui ha quel guizzo nello sguardo, quell’ombra scura nell’occhio che dimostra quanto il ragazzo abbia già vissuto nonostante la sua giovane età.
Ian ha paura che cada amando troppo intensamente, proprio come lui: io mi sono salvato, si dice, ma ce la farà anche lui?
 
A volte vorrebbe prenderlo e scuoterlo per le spalle, urlargli contro e abbracciarlo tutto in una volta: in fondo è solo un ragazzo, ha bisogno di qualcuno che lo guidi e gli mostri la via giusta.
Lo vede con lo sguardo spento, la mente assente, maledetto dal suo stesso destino, triste eppure dannatamente innamorato, innamorato di una donna ormai troppo lontana.
E Ian allora pensa che deve aver davvero sbagliato qualcosa, che forse non avrebbe mai dovuto essere padre, e vorrebbe prendere tutto il dolore che prova suo figlio e caricarselo sulle spalle.
Ha paura che l’amore che gli avvelena il cuore lo porti a fare qualche gesto avventato e lo porti troppo lontano da lui, lì dove non lo può raggiungere.
E’ un novello Icaro, si dice amaramente.
E ha paura, perché sa che in questa storia già vissuta la sua parte è quella di Dedalo, e che non può fare altro se non guardarlo cadere, cadere e cadere.

 
 




Angolo autrice
Scusate, scusate, scusate. Non so cosa sia questa roba grondante stucchevolezza, so solo che ho letto per caso su tumblr la frase su Icaro (è dell'utente lostcap, nel caso qualcuno se lo chiedesse) e ho pensato immediatamente a Marc.
Sono finalmente tornata in città quindi sarò molto più attiva e nulla, grazie a tutti se siete arrivati fino a qui.
PS= a Giugno avevo iniziato una raccolta sulla coppia Henri x Etienne, ma ho eliminato il primo capitolo perché non avevo più ispirazione ed ero piuttosto scoraggiata. Se mi verranno idee in futuro potrei continuare, ma per ora nope.

whenyouwishuponastar




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