Nick si trovava in un posto completamente bianco e luminoso. Non c’
erano pareti e se c’ erano, non si potevano vedere, vista la sconfinatezza
di quel luogo. Era del tutto vuoto. Solo bianco.
Nick vagava in quello spazio, senza meta. Non capiva dove si trovasse né
cosa fosse successo.
-Nick !!!-
Improvvisamente si sentì chiamare. La voce sembrava non provenire da
nessuna parte. Nick non riusciva a capire.
-Nick, non è da te non sapere cosa fare!-
-CHI SEI TU?- Finalmente si decise a parlare.
-Chi sono io? Ma è ovvio, sono la tua coscienza!-
-Ah, ma davvero? Che bello non sapevo di averne una!-
Come sempre aveva fatto quando si trovava in difficoltà, anche in quella
occasione faceva ricorso al sarcasmo. La sua protezione.
-Sei incredibile, fai lo sbruffone anche con la tua stessa morale!!-
-Bhe, sai, neanche tu devi essere tanto perfetta se non ti sei mai fatta viva
in trent’ anni di vita… piuttosto… Dove diavolo sono finito?!!-
-Hahah, ma come, non la riconosci? E’ LA TUA MENTE!-
-…. Ma è tutto vuoto!!- protestò Nick
-Appunto… -
Ci fu un attimo di perplessità.
-Nah… scherzo, hai avuto un black out, Furbizia!-
-Buono a sapersi, persino la mia coscienza non mi sopporta…-
Basta con le chiacchere! piuttosto, hai idea del perché sei finito qua
dentro???-
Nick improvvisamente si ricordò di Judy, della cartella clinica e del test.
Voleva svenire di nuovo. Peccato che l’ avesse già fatto.
-VUOI SAPERE LA VERITA’?! bene, ti accontento subito, ho avuto paura.
Un terrore enorme…-
-Io te l’ avevo detto di usarle le protezioni, ma tu “no, in fondo siamo
specie diverse cosa mai potrà succedere..” e bla bla bla… ora pedali, caro
mio!-
-M-ma… io ho paura… neanche quando sono stato trovato dagli scagnozzi
di Mr. Big ero così preoccupato… sta succedendo tutto così in fretta..-
-Nick, amico mio, ascoltami bene, tu LA AMI?- quella voce lo interruppe
ma questa volta con un tono più pacato e comprensivo.
Un sussulto. Poi …
-… Più della vita stessa!-
-Allora non c’ è bisogno di avere paura. Quei cuccioli so già che ti
renderanno più felice di qualunque altra cosa al mondo! Saranno l’
incarnazione del vostro amore e, fattelo dire da una che ti conosce molto
in profondità, quando cresceranno e se ne andranno di casa, si
porteranno via con sé un pezzo del tuo cuore!-
Nick era rimasto in silenzio, ma aveva ascoltato ogni parola. Infine disse:
Non basta che io li ami. Voglio dire, sarei davvero un bravo padre?
Riuscirei a proteggere la mia famiglia? Sarei all’ altezza? Cosa penseranno
gli altri? E se dovessi fallire... –
-Pensi davvero che Judy non abbia avuto tutti questi dubbi? Che furbizia
Wilde… Judy ha avuto le tue stesse preoccupazioni! Ma sai perché era
così serena? Perché l’ unica cosa che conta per lei è l’ amore, lei si fida di
te! Lei ti ama!... è ora che anche tu lasci stare la paura e ti concentri su ciò
che conta veramente.-
A quelle parole Nick si tranquillizzò un pochino. Quella specie di grillo
parlante non aveva tutti i torti.
-E adesso puoi andare, volpe ottusa!-
-…Coscienza acuta!-
- Non cambi proprio mai! Ora però svegliati e ricorda: Ce la puoi fare
Nick!!.
Lentamente, dal buio si fece sempre più chiara l’ immagine di un soffitto
di ospedale. Il black out era durato poco, giusto qualche minuto. Si mise
seduto di scatto: gli girava un po’ la testa, ma era perfettamente
cosciente.
Si trovava nella stessa stanza di ospedale di prima, con le pareti azzurre, i
mobili bianchi e… Judy sul letto che piangeva in preda ad una crisi di
ormoni.
Gli ci volle un po’ per tranquillizzarla.
-Ma cosa dici! Sono svenuto per la gioia, carotina- sapeva che non era
vero, ma in quella situazione mentire gli avrebbe fatto comodo e poi
adesso era veramente felice, gli ci era solo voluta una chiacchierata con
un’ amica che non vedeva da tempo. Poi gli venne un’ idea. –Cosa ne diresti di venire a vivere con me? non è una casa molto grande lo so, ma
avremo tutto il tempo per cercarne una nuova!-
Quelle parole la fecero subito consolare. Lo abbracciò fortissimo, in quel
momento sentiva che lui le sarebbe rimasto accanto ed era felice come
non mai! Non poteva immaginare un padre migliore di Nick.
-Ma, per sapere, quanto dura esattamente un gravidanza per voi
conigli?-
-un mese!-
“UN MESE? Le femmine della mia specie ci mettono 49 giorni! Ecco
perché i conigli sfornano così tanti cuccioli! E poi è un tempo brevissimo
per prepararsi!”
-Tesoro, ho detto qualcosa di male?-
Nick abbandonò subito la posa inebetita e si affrettò a rispondere con
sorriso e sguardo mellifluo:
-No, no un mese è perfetto, carotina! Non poteva proprio andare meglio
di cosi!-.
Quella sera Judy era felicissima mentre con Nick si dirigeva verso la LORO
casa, che bella parola!
La volpe, dal canto suo continuava ad essere pensierosa ma non lo
dimostrava apertamente, e poi vedere la sua carotina così piena di gioia
era una delizia per gli occhi. Sapeva però che, in uno stato del genere, una
parola sbagliata l’ avrebbe mandata fuori di testa perciò si adoperava ad
assecondarla il più possibile. Arrivarono a casa tardi e si diressero velocemente verso la camera, dove
quella notte avrebbero dormito insieme.
Nick sdraiato sul letto insieme a Judy che dormiva con la testolina sul suo
petto, non riusciva ad addormentarsi. “cosa serve ad un bambino?
Bisogna comprare la culla, il passeggino, il biberon... e i pannolini! come
diavolo si usa un pannolino?” e altri pensieri simili, finché ad un certo
punto volse lo sguardo al viso della coniglietta. Era così serena, tranquilla,
e anche lui, guardandola si sentì di nuovo calmo. L’ amava, non importava
altro.
Il giorno dopo entrambi si svegliarono presto, c’ erano tante cose da fare.
Nick andò in ufficio mentre Judy avrebbe fatto la richiesta di esenzione
dal lavoro per maternità, dopodiché avrebbe dovuto fare le valigie e
trasferirsi a casa del partner definitivamente.
Mentre stava preparando la sua roba, Judy ricevette una chiamata. Preso
il cellulare in mano, gli venne un colpo. “Oh no.. sapevo che questo
momento sarebbe arrivato”
-Pronto mamma!!-
-Judy! Piccola mia! Come vanno le cose da te?-
Iniziarono a parlare del più e del meno mentre Judy sprofondava in un
abisso di angoscia: non poteva tenere nascosta una cosa così grande ,
finchè…
-Tesoro, io e tuo padre siamo contenti che a lavoro vada tutto bene…-
-…Siamo fieri di te!- Judy sentiva parlare il padre dalla videochiamata. …però ecco, stavamo pensando che, alla tua età...-
-… Dovresti pensare a sistemarti!!!- dissero all’ unisono.
Intanto a lavoro, più o meno contemporaneamente, sul telefono :
-Nick! Come sta il mio cucciolino?!!-
-Mamma!!!... sono in ufficio!-
-…anch’ io tesoro!-
-c- come, scusa?-
In quel momento entrò in ufficio una volpe decisamente matura,
esteticamente molto simile a Nick. Si chiamava Christina ed era la madre
del nostro protagonista.
-CIAO PICCOLINO!!-
-MAMMA CHE CI FAI QUI?-
-Non vieni mai a trovarmi e così ho pensato che se Maometto non va alla
montagna, la montagna va da Maometto!- il tono di quella volpe era
rilassato. Esattamente quello che non era suo figlio.
Nick era sorpreso dalla visita, da un po’ non si faceva sentire in effetti, ma
di certo non era quello il momento più adatto.
Si raccontarono ciò che era successo in quel periodo, sua madre era
contentissima del nuovo lavoro del figlio: non sapeva esattamente in cosa
consistesse il suo impiego precedente, ma l’ intuito da volpe le aveva
fatto capire che non dovevano essere affari molto puliti.
Sono felicissima per te figliolo, ma senti, non è che per caso in tutti
questi giorni a lavoro hai conosciuto qualche bella compagnia?- fece lei
sorridendo maliziosa ma sempre con quel tono dolce e calmo.
-Dai mamma, possiamo parlarne in un altro momento?!-
-Nick, anch’ io inizio ad avere una certa età, sono felice della mia vita ma
non vorrei morire senza aver mai avuto dei nipotini!-
Nick dovette compiere un grande sforzo per mantenere la calma.
Judy adesso voleva davvero morire. “ e adesso cosa gli dico? Mamma,
papà, ho un fidanzato, è una volpe, conviviamo e aspetto un figlio!..?”
-Bhe, in effetti… ci sarebbe un ragazzo..-
-DAVVERO??dai, dai raccontaci tutto, è una cosa seria? Conosciuto da
poco?- sua madre era contentissima e anche Stu, il padre, quasi si
commuoveva.
-In effetti… è piuttosto seria!- Judy si sforzava di mantenere un sorriso
credibile.
-E perché non ce ne hai parlato prima? – chiese Stu
- Ecco…io..-
-Figliola lascia stare, ci racconterai tutto stasera di persona! Dì al tuo
ragazzo che vogliamo assolutamente conoscerlo!-…
-Una fidanzata!! Nick! Voglio assolutamente conoscerla stasera! Invitala a
cena! Sarà fantastico! Mio figlio ha una ragazza! Tuo padre sarebbe cosi
fiero di te…- Nick non aveva saputo tenerglielo nascosto. “qui si mette male!”
Intanto Judy cercava di far desistere i suoi da quella visita, ma senza
successo. I conigli sono testardi e i suoi genitori non erano da meno.
La chiamata infine terminò e anche la madre di Nick decise di congedarsi
e lasciare il figlio al suo lavoro.
Uscito dall’ ufficio, Nick tornò di corsa a casa ad avvisare Judy. La
coniglietta, appena lo vide entrare scattò in piedi:
-Ti devo dire una cosa!- esclamarono all’ unisono.
-Mia madre si è praticamente autoinvitata a cena!-
-Anche i miei genitori!! e adesso come facciamo?-
Un attimo di silenzio. –siamo morti-.
C’ era solo una cosa da fare. Aspettare l’ impatto. Due famiglie così
diverse che si sarebbero trovate in un'unica stanza, entrambe convinte
che i loro figli avessero trovato un partner si, ma della stessa specie!
Sarebbe stata una guerra.
La cena era pronta. Si sentì bussare alla porta: dall’ occhiello si
intravedeva la madre di Nick.
I due partner si guardarono l’ un l’altro: l’ agitazione incominciava a salire.
Suonò il campanello, il tempo iniziava a stringere ma nessuno si decideva
ad aprire.
-Judy nasconditi in bagno!- disse Nick sottovoce Tutto qui il tuo piano? Sei un genio! –
-Shh shh! Lo so ora però corri ti prego, cercherò di prepararla all’ idea
prima che ti veda!-. Judy non era convinta per niente, ma lo lasciò fare e
corse in bagno.
Nick aprì la porta.
-Ciao mamma!!!
-Figliolo!! Che bello rivederti! Ma… la tua volpina deve ancora arrivare?-
-Sai, è esattamente di lei che volevo parlarti, vedi…-
-oh ma non ce n’ è bisogno caro, aspetterò che sia lei a parlarmi di se
stessa ! scommetto che è molto carina… e che ha una coda molto folta!
Come piacciono a te!-
- Mamma!-
-Che c’ è? È vero! Ti ricordi Natalie, la tua ex? Lei si che era carina, aveva
un pelo liscissimo! Peccato vi siate lasciati… ma vabbè, è stato molto
tempo fa!-
Intanto Judy che in bagno sentiva tutta la conversazione, aveva dovuto
fare appello a tutto il suo auto controllo. Non le aveva mai parlato di
quella “Natalie”.
-MAMMA! -
-Ah come siamo suscettibili ! piuttosto, dov’ è la tua nuova compagna?-
-mamma, la mia compagna è una…-. Suonò il campanello.
Se il Karma esisteva, in quel momento Nick lo stava scontando tutto.
-Oh che bello! Finalmente è arrivata, voglio vederla, subito!- e intanto,
piena di entusiasmo la volpe si era già avvicinata alla porta. –Mamma,
non…- troppo tardi.
Sua madre ormai aveva aperto l’ uscio, quando si trovò davanti due
conigli vestiti molto semplicemente che sembravano provenire dalla
campagna.
Erano i genitori di Judy, che si erano presentati all’ indirizzo datogli dalla
loro figliola. Ora, vedendo di fronte ai loro occhi non una, ma ben due
volpi, sui loro visi si dipinse lo sconcerto più totale.
-Bonnie, prendi il taser per volpi, fai presto!.- disse sottovoce Stu alla
moglie
-COSA AVETE FATTO ALLA NOSTRA BAMBINA?!! Judyyyy!!!!- Bonnie era
spaventata all’ idea che potesse essere successo qualcosa a sua figlia:
pensavano che quello fosse l’appartamento dove viveva da sola.
-Signori, posso spiegare, non è come sembra…- ma prima che Nick finisse
la frase Stu gli si era avventato addosso con uno spray al peperoncino per
volpi. Lo stesso che avevano dato a Judy prima di venire a Zootropolis.
Nick non ci vedeva più, sentiva un bruciore terribile agli occhi e iniziò ad
urlare: in quel momento uscì dal bagno di corsa Judy.
-Judy!- disse Bonnie, sollevata-Piccola mia come stai, che ti hanno fatto?!-
. Immaginatevi ora la confusione dei genitori della coniglietta nel vedere
la loro figlia che correva a soccorrere quella volpe.
-Papà! Ma cosa hai fatto!! è lui il mio ragazzo!!-
-CHE COSA?-
dissero all’ unisono entrambe le famiglie, compresa la mamma di Nick
che osservava confusa quell’ incredibile susseguirsi di eventi caotici e
colpi di scena.
-Io sono la fidanzata di Nick e conviviamo qui, in questo appartamento,
insieme!-
A quel punto nessuno disse niente, erano tutti immersi nei propri
pensieri. Regnava l’ imbarazzo.
-Mamma…Papà?- disse Judy preoccupata dal silenzio dei suoi genitori.
Bonnie e Stu non le rivolsero parola, ripresero le loro borse piene di
spuntini che avevano portato in regalo e se ne andarono.
-Mamma, papà aspettate!- Judy uscì in lacrime dall’ appartamento per
raggiungerli prima che salissero in macchina, lasciando Nick e sua madre
da soli.
-Papà! Ti prego non andartene! Posso spiegare!-
-Lascia stare, Judy, ci hai profondamente deluso, sei una vergogna! Come
puoi fare questo a noi, che ti abbiamo cresciuto con così sani principi!-
Diceva Bonnie.
-Ma… mamma…- Judy era mortificata e piangeva. Aveva bisogno del
supporto dei suoi genitori, soprattutto in quel momento.
-Zitta Judy!- cominciò Stu- Quella Volpe, quella bestia non sarà mai della
nostra famiglia!! Noi ce ne andiamo, chiamaci quando avrai messo la
testa a posto-. E se ne andarono via, sulla loro macchina, lasciando Judy lì,
da sola.
Intanto nell’ appartamento la madre di Nick lo guardava come un
disgraziato.
–Se tuo padre ti vedesse sarebbe profondamente deluso. Come lo sono
io. Lei è una coniglia! Noi siamo rivali dei conigli! È nel nostro sangue, le
nostre specie, per quanto adesso abbiano imparato a convivere
pacificamente, non si uniranno mai del tutto! Saremo sempre rivali! E tu
mi disonori col tuo comportamento! Non starete insieme ancora per
molto, te lo prometto!-.
-Vorresti dire che in quanto volpe rimarrò sempre un semplice predatore?
Che non potrò mai cambiare?-
-Si Nick! Noi non facciamo più del male, non uccidiamo, ma rimaniamo
diversi da loro come il giorno e la notte. Non potrai mai cambiare questo.-
Wow, altro che Giulietta e Romeo, qui ci si era messa la natura in persona
a dividere le due famiglie!
Nick intanto era rimasto in silenzio. Dentro di se, si sentiva
profondamente dispiaciuto, non perché le desse ragione, ma perché
sperava che sarebbe riuscita a capire. Evidentemente non era così.
Anche Christina, infine se ne andò. La cena era saltata. Judy e Nick si
trovarono sul solito divano, in silenzio, senza saper cosa dire.
-Mi dispiace- iniziò la coniglietta – non avrei mai pensato ad una simile
reazione…-
-Neanche io…voglio dire, con tutto quello spray anti volpe rischiavo di
fare la fine di una zanzara! In ogni caso non pensavo che anche mia
madre l’ avrebbe presa così male, ma non importa, che ci vuoi fare? prima
o poi capiranno anche loro.- Ma se hanno preso così male anche solo il fatto che stiamo insieme, cosa
faranno quando scopriranno che sono incinta?!-.
Nick ci pensò un attimo, poi rispose: -Probabilmente legalizzeranno la
caccia alla volpe e quando mi avranno trovato, si puliranno i piedi su uno
zerbino fatto con la mia pelliccia!-
-Aw, grazie Nick, sei molto confortante, lo sai vero?-
- E succederà di peggio carotina! –
- cosa potrebbe succedere che peggiori ancora di più la situazione?!-
-Bhe c’ è un’ altra cosa che dovranno sapere e che li farà letteralmente
impazzire!-
Judy iniziava a non capire. –E cosa sarebbe di preciso?...-
Nick si alzò dal divano e si mise di fronte a lei. Quando sua madre gli
aveva detto che non sarebbero rimasti insieme a lungo si sbagliava di
grosso.
Si inginocchiò.
-Judy Laverne Hopps, vuoi sposarmi?-
NOTA DELL'AUTRICE: Si lo so, lo so il capitolo è molto lungo, ma ci sono anche diverse scene e mi ci sono voluta dedicare molto! Ciò che spero soprattutto è di non essere stata troppo noiosa e che vi abbia divertito! Come sempre, se vi è piaciuto o se avete qualche critica, esprimetelo nelle recensioni!!!! Ciao e alla prossima :)) |