Nessuno ti deve giudicare

di Aya Natsume
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Gentili lettori, vi annuncio che : non so chi? Cosa? Come? Perché? Ma domenica ho scritto questa storia e mi è risultato che era inesistente. La mia per come dire sfiga madornale, ha voluto che non ho salvato il testo T-T Grazie per la cortesia, buona lettura. Era una giornata torrida, anche il cinguettio degli uccelli mi arrivava ovatto. " Kikyo!!!" urlai per l'ennesima volta. " Cugina Kagome! Qual buon vento? "mi domanda la piccola Kaede. " Kaede-chan, come stai? " le chiedo Ka : " Bene, cercavi Kikyo? È andata in un'altro villaggio, per un esorcismo. " " Va bene !" così corro via delusa e spossata. Vado da Sango, mia sorella, e le dico tutto. " Diamine, la sfera è vicina, la presenza che si sente non può essere altro. Non sono riuscita a incontrare Tsubaki, dobbiamo cercare qualcuno che l'avverta. " mi dice lei pensierosa, la preoccupazione che provo e asfissiante. " Bene io vado! " esordisco decisa. " Ma è quasi il crepuscolo e oggi è.. " prova a dirmi ma non la lascio finire " Lo so! " le rispondo e detto ciò corro al mio nascondiglio, il Goshinboku. •••• in un'altra epoca, esattamente cinquecento anni dopo ••• La scuola una noia mortale : compagni chiacchieroni, libri , insegnanti che non fanno che rompere. Appena giunto a casa, guardo il calendario e per poco non svengo. Cavolo è novilunio! Dalla cucina Sesshomaru ghigna e per poco non muore soffocato dal caffè che sta bevendo. Ancora è presto, decido di mettermi in giardino, seguito da Sesshomaru. " Senti scusa per prima.. " mi dice dispiaciuto e non posso avercela con lui, ha un carattere orribile ma ormai lo conosco bene. " Non me la prendo mica." rispondo con scarso interesse. Ma quando mi volto, verso il pozzo di fianco a noi, una luce rosata ci avvolge. Ci ritroviamo sul fondo del pozzo e noto la superficie liscia e gelida del pavimento ci guardiamo e decidiamo di uscire, oramai il tramonto è passato ed io sono umano. " Stranieri, vi siete persi? " domanda una voce femminile dietro di noi, ci voltiamo e vediamo la sua figura. " Chi sei?" chiedo, chissà perché m'incuriosisce : ha lunghi capelli neri, occhi seducenti e castani; ha abiti antichi, un kariginu verde scuro e degli hakama dello stesso colore. " Dimmi in che secolo siamo? " chiede calmo e distaccato mio fratello. " Nel XV secolo, perché? " domanda perplessa " Non siamo di quest'epoca e .." ma viene interrotto da lei " Finché non trovate un modo per tornare alla vostra epoca, potete alloggiare da delle mie amiche. Scusa una cosa, tu sei uno youkai, perché viaggi con un umano? " chiede curiosa e noto che nella sua voce non c'è né accusa o tantomeno biasimo, ma solo curiosità. " Saranno fatti nostri! " esclamo alterato. Scende dall'albero su cui è appollaiata e rapida e seducente, mi si avvicina finché non siamo a due millimetri di distanza. " Come vuoi tu.. " sussurra sensuale. Così ci accompagna da queste sue amiche e va via dicendo di dover controllare il perimetro. Una strana ragazza.




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