Se adesso chiudo gli occhi, nella mia mente si figurano così tante opportunità, così tanti sogni.
Oh nonna!
Se solo tu potessi vedermi, capiresti come ci si sente nel vivere una vita che non senti tua.
Sono in trappola.
Si, questa è la prima sensazione che avverto.
È molto strana come cosa, perché non c'è solo un totale sconforto, no niente affatto. C'è anche speranza, meraviglia.
Non so come spiegarlo, è qualcosa che preme nel mio petto, impaziente di essere liberato. È così strano!
Si, lo so, l'ho già detto ma è un misto di ambizione, paura e voglia di volare.
Di spiegare le ali, di vedere cosa ha in serbo la vita per me.
Si, ma con queste catene forse non lo scoprirò mai.
Vuoi sapere qual è la cosa più buffa?
Che, ad incasinarmi l'esistenza in questo modo, sono stata io.
Sai, ho questa particolare capacità di complicare ogni cosa che faccio.
Una di questa è l'amore.
L'amore, è di ciò che voglio parlarti. Sai, prima credevo che, nel momento in cui mi sarei innamorata, avrei amato l'altra persona con tutta me stessa, donandole tutto quello che ho da offrire.
Diciamo che quella persona è arrivata, ma non ha portato con sé quello che speravo, e tanto meno è stata capace di accettare quello che avevo da dargli.
E ora mi ritrovo qui, nonna, a scriverti questa lettera con la speranza che, in qualsiasi luogo tu sia, riesca a percepire o almeno a sfiorare queste parole che si riversano sulla carta come un fiume in piena.
Mi manchi tanto.
Da quando te ne sei andata sono cambiate tante cose, soprattutto in me.
E non so se questo sia un bene o un male, spero di scoprirlo in seguito. Ora devo andare.
Baci, la tua Lilly.
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