My life
Questa
storia partecipa alla sfida "A box full of prompts" indetta dal gruppo
Facebook "EFP famiglia: recensioni, consigli e discussioni" con il
prompt di apollo41:
Originale: fantasy o
sci-fi
Coppia:
possibilmente slash o
femslash altrimenti nessuna coppia
Avvertimenti: angst
Rating: a piacere.
Prompt: "È la mia
vita,
posso sprecarla come mi pare."
My life
Quanti anni
erano passati? Dieci?
Dodici? Lemuel non lo sapeva più. Ogni parola che Adeline pronunciava
si
sentiva più distante da lei. Era venuta a chiedergli aiuto, così aveva
detto.
Rick, il terzo del loro gruppo di amici dei tempi della scuola, era
sparito e a
quanto diceva Adeline c’era un assoluto bisogno di Lemuel per
ritrovarlo.
«Non
verrò» disse Lem con semplicità,
dopo che Adeline ebbe concluso il proprio discorso.
«Perché
no?»
«Perché
mi sono allontanato dal mondo
degli addestratori di draghi una dozzina di anni fa e non ho intenzione
di
ritornare come il figliol prodigo solo perché tu sei piombata qui a
dirmi che
avevi bisogno di me»
«Hai di
meglio da fare?» chiese lei,
scettica.
«Ho una
vita e un lavoro normali.
Esistono, lo sai?»
«E
dimmi, sei contento? Ti senti
soddisfatto ogni singolo giorno che la sveglia suona per annunciarti
che se non
ti alzi farai tardi in officina?» Lemuel fece per risponderle, ma lei
non lo
lasciò parlare «Tu non sei un meccanico, Lem, non lo sei mai stato.
Questa vita
è un ripiego, un modo per evitare di ammettere con te stesso che in
realtà tu
appartieni al nostro mondo»
«Appartengo?»
ripeté Lemuel.
«Sì,
appartieni, sei un domatore di
draghi. Niente di ciò che farai potrà mai
cambiare questa situazione, non importa quante auto riparerai, non
importa
quante volte girerai la testa dall’altra parte vedendo un drago che si
libra in
aria. Non potrai cambiare ciò che sei. Questo non è vivere, è rinnegare
te
stesso, è starsene nascosto sperando che la vita ti passi accanto senza
notarti»
«Sai che
ti dico?» Lemuel era
veramente infuriato «Non riesco proprio a capire che cosa ti abbia
spinta a
venire fino a qui a dirmi cosa devo fare della mia vita. Sapevi che ti
avrei
detto di no, eppure eccoti qui. È la mia vita, posso sprecarla come mi
pare»
«Hai
proprio ragione» Adeline si alzò
e fece qualche passo in direzione della porta «Scusa se ti ho
interrotto mentre
sprecavi la tua vita in modo stupido e inutile. Scusa se ho cercato di
darle
una nuova direzione. Scusa se ho pensato che ancora potesse importarti
di me o
di lui. Addio»
Senza
lasciare neanche un attimo a
Lemuel per risponderle, Adeline se ne andò sbattendo la porta. Dalla
finestra,
l’uomo la vide salire in groppa al proprio drago e volare via
sollevando una
nuvola di polvere. Per un momento pensò di fermarla e di dirle che
aveva
cambiato idea, ma poi si trattenne. Non voleva davvero avere più nulla
a che
fare con quel mondo che lo aveva trattato così.
Note: I due
personaggi della storia (e la situazione stessa) fanno parte di questa
long originale sui draghiche sto scrivendo. Come tutte le altre storie
che pubblicherò in questa raccolta, si tratta di estratti ed episodi,
molto spesso ispirati da prompt trovati su Internet. Spero di riuscire
a rendere il tutto comprensibile anche a chi non ha ben presente che
cosa abbiano vissuto i personaggi e quale storia si stia sviluppando.
In caso non ci riesca, vi pregherei di farmelo sapere perché vorrei
sistemare questo genere di problemi il prima possibile. Grazie mille.
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