Niente di più

di TheIrishKiss
(/viewuser.php?uid=815170)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


- Io questo mondo non lo capisco più! Davvero! Non riesco a capire cosa sia successo per mandarlo alla rovina così! Ormai niente ha più senso! Ogni persona pensa solamente a sé stessa e non gliene frega un cazzo di nessuno! Basta pensare a come funzionano le relazioni! Ormai due persone si metto insieme solo per cambiare lo “stato sociale” su Facebook! Oppure cercano la storia di una notte! Che, per un certo aspetto, non hanno nemmeno torto, certo una scopata è molto più facile, questo nessuno lo mette in dubbio! Però, diavolo! Non c'è più nessuno che crede nel vero amore?! Nell'anima gemella?! Nel “vissero per sempre felici e contenti”?! Quando il “per sempre” era “per sempre” e non “fino a quando non ne trovo uno più giovane”! Insomma, c'è ancora qualcuno che crede in queste cose?! Quanti siamo nel mondo? Miliardi??! Possibile che siano tutti così?! Dov'è finito l'amore, l'attesa e il corteggiamento?! Se tu dovessi uscire fuori, fermare un uomo e chiedergli che cos'è il corteggiamento ti direbbe se è un nuovo panino di McDonalds! Prima si parlava guardandosi negli occhi e non nascondendosi dietro ad un computer o allo schermo di un cellulare! Se volevi conoscere qualcuno, uscivi, frequentavi i locali, e, certo di delusioni se ne prendevano comunque, ma era molto meglio che conoscere uno in una chat per incontri che al primo appuntamento scopri essere il gemello psicopatico di Zio Fester! Prima, almeno, si aveva un pochino più di decenza, non dico tanto eh, ma un poco di più!! Ora invece la seconda cosa che un uomo fa dopo chiederti come ti chiami è mandarti una foto del suo cazzo! Poi ci lamentiamo che il mondo va a rotoli e che la società fa schifo! Ma ci sarà anche un motivo per cui siamo arrivati a questo punto!! No, Viola? -.

- Eh? Ah, sisi.. certo..-.

- Ehi, ma mi ascoltavi o cosa?! -.

Viola si volta verso la sua collega che la guarda irritata dopo essersi resa conto di aver parlato per una buona mezz'ora con qualcuno che nemmeno la stava a sentire.

- Ma certo che ti ascoltavo! - mente spudoratamente, aprendo leggermente la bocca e corrugando le sopracciglia, come se fosse scioccata dal fatto che lei avesse potuto mettere in gioco questa possibilità.

La guarda ancora per un istante poi abbassa gli occhi sulla maglia a maniche lunghe che ha appena finito di ripiegare.

- E questa è l'ultima! - esclama, riprendendo fiato e guardandosi intorno nel negozio di vestiti completamente deserto - Michi, finisci tu qui? Sono un po' stanca, vorrei andare a casa..-.

- Si, certo, non c'è problema, chiudo io -.

- Grazie -.

La saluta con un sorriso e si affretta a raggiungere lo spogliatoio, infilarsi il cappotto, recuperare la sua borsa e uscire tra le strade di Ravenna avvolte dalla notte.

Riprende fiato respirando la fresca aria di fine Febbraio e inizia a camminare.

Il suo appartamento non dista molto dal negozio ed è per quello che la maggior parte delle volte decide di non prendere l'autobus, soprattutto adesso che non fa più tanto freddo e può fare la strada a piedi senza rischiare di trasformarsi in un ghiacciolo.

Perde lo sguardo nella strada deserta di fronte a sé e allunga una mano per recuperare una sigaretta dalla sua borsa.

Ad essere sinceri non è stanca per nulla.

Lo ha detto solo perché non aveva più voglia di stare ad ascoltare i complicati discorsi di Michela.

Non che abbia qualcosa contro di lei o contro la sua voglia di esprimere costantemente la sua opinione, anzi, quella ragazza è forse l'unica collega che aveva avuto che le fosse stata simpatica, solo che ancora una volta aveva preferito trovare una scusa ed allontanarsi piuttosto che fare discussioni.

La verità è che tutto quel suo discorso, tutta la sua ostentata eticità, le sembra un po' esagerata.

Chiariamo, anche lei ha ovviamente dei valori ed è pienamente d'accordo sul fatto che il mondo stia andando alla rovina, trascinato in basso da una società corrotta e conformista, ma, a differenza della sua collega e di molte altre persone, evita di preoccuparsi del perché.

La realtà è quella. Il mondo è quello. Le persone sono quelle.

E piuttosto che passare la vita a tormentarsi chiedendosi continuamente cosa sia successo o rimuginare su com'era il passato, Viola ha deciso di arrendersi all'evidenza ed adeguarsi.

Adeguarsi a come va il mondo, a come funzionano le cose.

E in ventisei anni di vita non è andata poi così male. Infondo.

Chi lo sa, magari il suo modo di fare è completamente sbagliato, o magari è l'unico che funziona davvero.

Ma questo, è solo lei a doverlo dire, un giorno, quando sarà.

Per ora l'unica cosa che le interessa è andare a casa, spogliarsi, farsi una doccia e andare a letto, per prepararsi ad un nuovo giorno, che arriverà sicuramente troppo presto.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3532279