Madame Bovary
C'era una volta una bianca madama,
modi gentili, da francesina,
ma negli stracci di una contadina.
Però la fortuna volle che
un vedovo medico appena la scorse
la prese in moglie, che botta di fortuna,
non dovrà più spaccarsi la schiena!
Ma dopo degli anni e un'amata figliola
tra farmacista, sutura e peretta
la vita coniugale le restò un po' stretta;
allora cominciò a guardarsi intorno
in cerca di un amante,
Toh guarda! Che bel visconte!
Presto, fuggiamo: “Verso l'infinito e oltre!”
tutta giuliva i bagagli preparò,
ma il vigliaccon non si presentò.
Quanti pianti, quanti lamenti,
il povero Charles non potè fare altrimenti
che mandarla a Rouen in febbraio,
dove conobbe un bel giovane notaio.
Quanto amore, quante bugie,
Charles caro hai il salame sugli occhi!
Tutti questi inganni, questi trucchi,
fan pensare che Bovary sia stato gabbato,
ma in realtà non fu lui ad essere beffato!
Dopo un amore da portar via l'anima
lui la mollò con un palmo di muso.
Neanche sua figlia la riuscì a consolare,
quel vuoto dentro che non si può colmare.
Ma quel buco lei lo riempì
con una fiala d'arsenico
e morta lì.
Che piaccia o che scocci la fine è così:
questa è la storia di Madame Bovary
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