Dieci modi per dirti che ti amo

di fervens_gelu_
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Perché, Ash, lo sai, senza di me…

Kanto, 09/09/2014

Tu non te rendevi ancora conto. Avevi appena fatto qualcosa di speciale, avevi salvato il mondo. Eri il prescelto, avevi fatto qualcosa che mai nessun altro era riuscito a fare, ma non te rendevi conto. Non ancora. Eri immerso nelle acque gelide del mare, i tuoi Pokèmon avevano fatto di te un eroe. Eri un eroe. Per me eri un eroe. Lo sei ancora. L’eroe, il salvatore e il cacciatore del mio cuore… ma come tutti gli eroi e i principi che si rispettano, vi è bisogno di una fanciulla che li assista, che li possa amare. Bene, in quel preciso istante ho pensato potessi essere io. Dovevo salvarti perché non potevo lasciarti andare, non potevo perderti.

Solo quel giorno capii quanto fossi importante per me. Sentii un brivido sulla pelle quando ti soccorsi, quando soccorsi il tuo corpo inerme in mezzo ai ghiacci dell’oceano. Tirai la corda e ciò che non mi faceva provare freddo era il calore del tuo cuore, che sentivo ancora battere, lo sentivo ancora pulsante e soprattutto sentivo ancora il tuo respiro che riusciva a darmi una piccola speranza. Sentivo di potercela fare, non tanto per me quanto per te. Perchè tu avevi me. Raccolsi il tuo corpo e lo portai sulla terraferma. Cercavo di trattenere le lacrime, mentre in modo forsennato tentavo di risvegliarti, di destare la tua mente dal torpore in cui stava navigando. Io e Tracey riuscimmo a stento a farti respirare. In quell’istante avrei voluto scoppiare in un piano liberatorio, eri lì disteso… mi ero rifiutata di suonare la melodia di Lugia, perché volevo starti accanto, per farti sentire che ci sarei sempre stata, anche nei momenti più difficili.


Avevi un compito difficile, avresti dovuto portare le tre sfere al tempietto e ripristinare l’ordine nelle isole dell’Arcipelago Orange. Un’impresa non da tutti. Con tutta la dolcezza e la gentilezza che si possono avere nei confronti di un bambino, cercai di aiutarti a salire i gradini, quei gradini, che ti avrebbero portato alla meta tanto desiderata. Gradino dopo gradino ci eri riuscito, avevi raggiunto la vetta. Poco a poco, ma ce l'avevi fatta. Perché spronato dalla voglia di far avverare il tuo desiderio. Un desiderio che avrebbe salvato l’umanità. Che valeva più di qualsiasi incontro in palestra o di qualsiasi Lega Pokémon.
Eri riuscito in qualcosa di fantastico, in qualcosa che forse, potevi solo sognare;

 Bene, ora tocca a me. Tocca a me dimostrarti quanto io possa valere, dimostrarti che ti amo, dimostrarti che tutte le sofferenze provate nel corso degli anni non sono state vane. Ora spettava a me coronare il mio sogno, dirti quello che provavo nei tuoi confronti da tanto troppo tempo.
                                                           
                                                                                                                                                                        La tua Misty














***Angolo dell'autore: ci tengo a precisare che la raccolta sarà composta esclusivamente da one shot, ad eccezione di questa, che è una flashfic. Sarò molto grato a chiunque voglia accompagnarmi in questo viaggio!




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