La discendenza dei prediletti

di Melody086
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Prologo  Di nuovo. È successo di nuovo. Ancora seduta su quella sedia grigio opaco triste, come i colori che la circondavano in quell'ufficio. Quando entrava lì era come se si sentisse in trappolata dalla poca luce che c'era lì dentro, dall'aria fredda che usciva dalla piccola finestrella anche se fuori era estate, dalla lunga attesa che doveva subire ogni santa volta che entrava in quell'inferno buio e freddo per poi sentirsi dire che il suo comportamento era "al quanto meno deludente". Di nuovo. Finalmente la lunga attesa era finita, adesso veniva la parte più noiosa... La romanzina. - Non posso credere che non si siano verificati ancora dei miglioramenti!- Disse con voce delusa e allo stesso tempo arrabbiata la signorina Mireni, la direttrice dell' orfanatrofio in qui vive Sarah, una ragazza di 13 anni con lunghi capelli corvini e alcune ciocche viola che tendevano quasi al blu notte vestita con una felpa nera con una scritta argentata sul petto, dei jeans grigio-neri e delle scarpe che sembravano All-star ma in realtà un imitazione, per il semplice fatto che l' orfanatrofio non aveva così tanti soldi da spendere per una sola ragazzina che come se non bastasse causa anche  problemi; l'unica cosa che dava colore a quella ragazza erano i suoi occhi verde intenso che ravvivano tutta la sua figura nera e cupa. La Mireni le pareva ogni volta così arrabbiata con lei che se la legge lo avrebbe permesso l'avrebbe sbattuta fuori in men che non si dica e a Sarah non gli sarebbe dispiaciuto affatto anzi ne sarebbe stata felice. -Allora Sarah, perché hai risposto così male all'insegnante di Matematica che se ne andata sighiozzando e dicendo le rispettive parole "Non chiamatemi più mi licenzio, non voglio più vedere quel mostro in vita mia"- dicendo la Mireni impassibile leggendo le così dette parole da un foglio di carta sulla scrivania. -Io non voglio imparare da un insegnante che da per scontato che "1+1=2"-Disse Sarah così impassibile che per un secondo la direttrice rabrividì. -Lo sai che dovrò prendere provvedimenti visto che è la terza insegnante che fai scappare quest'anno, vero?- Disse la Mireni seria guardando Sarah come se non gli importasse. Sarah annui indifferente che fece scattare un occhiataccia dalla donna ormai furiosa ma si trattenne benissimo per non far cantar vittoria a Sarah. -Credo che un mese in punizione mangiando in classe da sola basterà, vero Sarah?- Aspettando la risposta dalla fanciulla che le rispose con un'alzata di spalle indifferente. -Puoi andare adesso- le disse mentre annotava qualcosa al PC che aveva a destra della scrivania. Sarah si alzò elegantemente e uscì dalla porta. Ormai andare dalla preside era diventato come un' appuntamento quotidiano per lei e pensandoci fece un sorriso beffardo.




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