Freezing
Questa
storia partecipa alla sfida "A box full of prompts" indetta dal gruppo
Facebook "EFP famiglia: recensioni, consigli e discussioni" con il
prompt di BalderMoon:
Originale: Fantasy
Coppia: Het
Avvertimenti: ////
Rating: Arancione
Prompt: Qualcosa su questa
immagine
Freezing
Lemuel
entrò come una furia nella stanza. La porta lasciò un segno
sull’intonaco
del muro tanto forte era stata la spinta con cui l’aveva spalancata.
Rick alzò
su di lui uno sguardo colpevole e subito dopo chinò la testa, incapace
di
sostenere gli occhi scuri dell’amico che traboccavano di ira.
«Tu…»
disse Lemuel, avvicinandosi sempre di più a Rick, ma senza
toccarlo, quasi avesse avuto paura di essere contaminato «Tu non hai
alcun
diritto di stare qui»
Rick
sussultò a quell’accusa, ma non rispose.
«Non
ti importa davvero niente?» chiese Lemuel «Perché se è così,
potresti andartene e lasciare che ci siano altre persone a prendersi
cura di
lei. Qualcuno che ci tiene davvero»
Rick
fissò la donna che dormiva, davanti a lui. Dormire, in realtà, era
la parola sbagliata, perché normalmente non si dorme con una
temperatura
corporea di dieci gradi sotto lo zero. Il viso di Rhea, i suoi capelli,
i suoi
abiti, tutto quanto era ricoperto da minuscoli cristalli ghiacciati. La
pelle
aveva un colore azzurro-bianco. Eppure, non si sapeva come, lei era
ancora
viva.
«Lo
sai che non posso andarmene di qui» rispose infine Rick a bassa voce
«È soltanto grazie alle mie cure che è ancora viva. Di tutti noi,
soltanto io
so come affrontare questa situazione»
«Forse
perché sei stato tu a crearla» fece notare Lemuel «O hai forse
dimenticato che quell’attacco magico è stato completamente opera tua?»
«Sei
ingiusto con me» protestò Rick «Sai bene che non volevo questo, sai
bene che non avrei mai fatto del male a nessuno, non avrei mai fatto
del male a
lei. È stato un incidente»
Lemuel
provò dentro di sé il desiderio di colpirlo. Voleva fargli male.
Non poteva liquidare in quel modo ciò che era successo, non poteva
cercare di
prenderlo in giro quando lui sapeva benissimo come erano andate le
cose. Non
poteva permettersi di parlare in quel modo di sua sorella.
«Lasciami
fare l’unica cosa che so fare decentemente, Lem» lo pregò Rick
«Lascia che io rimedi ai miei sbagli. Permettimi di dimostrarti che
merito il
tuo perdono»
Fu
allora che Lemuel fu completamente accecato dall’ira: perdono? Come
poteva anche solo pensare di ottenere il suo perdono, quando tutto ciò
che
aveva fatto da quando gli avevano salvato la vita era stato creare
disastri,
ferire e uccidere? Come osava chiedergli il suo perdono mentre davanti
a loro
sua sorella era in punto di morte?
Non
si accorse neanche di averlo attaccato, finché non vide Rick accusare
il colpo. Non era mai successo prima. Avevano litigato, anche
pesantemente, ma
nessuno dei due aveva mai neanche pensato di colpire l’altro.
Rick
sentì in bocca il sapore del sangue, ma non reagì. Si tolse soltanto
gli occhiali, per evitare che Lemuel potesse romperli, e li poggiò sul
tavolino, abbastanza vicini a Rhea perché Lem stesse lontano per paura
di
colpire sua sorella. Sapeva di meritare la rabbia dell’amico, anche se
non
pensava che Lemuel l’avrebbe mai attaccato fisicamente. In fondo, però,
non si
sentiva di biasimarlo. Probabilmente avrebbe agito allo stesso modo, se
fosse
stato al suo posto.
Lemuel
guardò Rick posare gli occhiali sul tavolo e aspettò. Non voleva
creare problemi, aveva solo bisogno di fargli sentire la propria
rabbia. Quando
Rick alzò di nuovo su di lui i suoi occhi azzurri, vide la colpa e la
rassegnazione in essi, ma non si fermò. Sapere che l’altro era
pienamente
consapevole dei disastri che aveva creato non faceva altro che
aumentare la
rabbia che provava nei suoi confronti.
«Perdono»
ripeté a bassa voce, prima di sferrare un altro pugno. Poi
afferrò Rick per le spalle e lo costrinse a guardarlo in faccia «Tu
meriti il
mio perdono? Lo meriterai mai?»
Rick
non disse niente e distolse lo sguardo. Lemuel lo spinse a terra e
stava per gettarsi su di lui, quando sentì la voce di Rhea levarsi a
fatica
nella stanza: «Lem»
I
due uomini si immobilizzarono, completamente tesi ad ascoltare le
parole che lei avrebbe pronunciato: «Vai via. Lem, il perdono… la
rabbia… dopo.
Vai via»
Lemuel
lanciò a Rick uno sguardo ancora ricolmo d’ira e poi gli voltò le
spalle.
«Non
mi vuoi?» chiese alla sorella, sfiorandole appena la mano.
La
sua voce sembrava uscire dalle labbra senza che queste si muovessero:
«Non ora… ora Rick… Lem, non ce la faccio… Vai via»
Lemuel
annuì appena e uscì dalla stanza, chiudendo con cautela la porta
alle proprie spalle.
Rick
si alzò lentamente in piedi e si avvicinò a Rhea: «Grazie»
«Non
potevo… sopportarlo» il respiro della donna era gelido «Voi due,
voi... Non dovete litigare»
«È
furioso» spiegò Rick «E ne ha ben donde. Soltanto non pensavo che
sarebbe arrivato a tanto»
«Sì»
disse ancora Rhea «Ci sono tante cose… che non pensavi… ma poi l’ha
fatto»
Rick
annuì e rimase per un po’ in silenzio, pensando a tutto ciò a cui
Rhea si stava riferendo, poi decise di cambiare discorso: «Come stai?»
«Bene…
ho sonno»
«Dormi
pure, ci penso io qui»
«Grazie»
ma
invece di chiudersi
i suoi occhi si aprirono un po’ di più «Rick, io ho
un marito»
«Lo
so»
«Io…
lo amo» concluse Rhea, chiudendo gli occhi.
«So
anche questo» rispose Rick, con un sorriso un po’ forzato.
Rhea
spalancò di nuovo gli occhi: «Però, Rick… tu…»
Con
un gesto delicatissimo, Rick le passò i polpastrelli sulle palpebre,
chiudendole: «Dormi ora, sei stanca»
Rhea
non rispose più e si addormentò. Rick rimase immobile, a guardarla
dormire. Era uno di quei privilegi che suo marito aveva e lui no e
aveva
intenzione di non perdersi neanche un secondo. Agitò un poco le dita
per
lasciar cadere la brina che vi era rimasta.
Ripensò
a ciò che lei aveva detto. Non riusciva a capire se fosse stato
per ricordarlo a lui o a se stessa. Nelle sue orecchie risuonava ancora
quel
“però”. Cosa intendeva? Forse voleva dire che…?
Scosse
la testa, come per scacciare quei pensieri e si avvicinò al
tavolino.
«Dormi»
ripeté, a nessuno in particolare. “Per oggi” continuò nella
propria mente mentre si rimetteva gli occhiali “Mi ha già fatto
abbastanza male
tuo fratello”.
Magic Corner:
Non
so se questa scena farà mai parte del romanzo, ma mi è piaciuto molto
scriverla e ringrazio tantissimo Balder Moon per la bella immagine di
prompt :)
Spero
che vi sia piaciuto e che i personaggi si stiano delineando un po’
meglio. Grazie di aver letto fin qui e se avete tempo lasciatemi un
commento!
Alla
prossima e che gli dèi siano con voi!
-Magic
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