Heathens - Pagani

di Tera_Saki
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Aysha – Papà

 

I pagani non hanno allenatore, né mosse speciali o spiriti guerrieri. Tu giochi in campo come se stessi combattendo, e in fondo un po' è così.

Mentre dribbli con una finta un avversario -sembra stiano finalmente iniziando a reagire- il tuo sguardo si sofferma sul tuo Capitano, in piedi, in mezzo al campo, la posa animale e uno sguardo affilato verso le piccole figure che vi si dimenano intorno. Hyram sembra incuriosito dal Capitano avversario quanto una tigre lo sarebbe con un uccellino, sono quasi teneri.

Sei deliziata dagli sguardi dei mortali, tutti puntati su di te, tutti ammaliati dalla tua bellezza e dalla tua forza. Sei vento e pura energia mentre sfrecci giocando accanto a loro, e ridi e spalanchi le braccia quando per una volta ti senti libera e finalmente perfetta.

Poi le tue labbra si fanno marmo e i tuoi occhi si congelano in un'espressione di fredda incredulità. Quell'umano, quell'attaccante che la prima partita sembrava così sorpreso e abbattuto, ora è di fianco a te, e ha appena cercato di rubarti la palla. Ovviamente non ci è riuscito, sei troppo veloce per lui, ma il suo sguardo ti dice che non ha intenzione di mollare così.

-Ti prenderò la palla, bellezza-

-Non credo- ribatti al suo tono sicuro con una vena di compassione mista ad durezza nella voce, ma quella sfida infondo ti incuriosisce. Sai che non ce la farà, ma vorresti scoprire quanto la sua determinazione riuscirà a reggere.

Sorridi al suo indirizzo, e non riesce proprio a vedere quella scintilla di cattiva soddisfazione che celi fra le labbra, poi ti lanci contro di lui in un contrasto tanto violento che potrebbe spaccargli entrambe le gambe e che riesce incredibilmente a superare.

Rimani, per la seconda volta in una partita, stupita dalla sua aumentata resistenza, ma noti con piacere la fatica permeare ogni suo respiro. Ti piace giocare con lui, realizzi, e con un inquietante sorriso lasci che si sfoghi inutilmente ancora per un po'.

Il gioco va avanti in quel modo per alcuni minuti, poi ti stanchi e passi la palla a Felyks, che segna il goal decisivo della partita. Il doppio fischio dell'arbitro sancisce la fine del secondo tempo, e mentre la Raimon si crogiola nell'ennesima sconfitta superi Ryoma con un atono -Mi dispiace- neanche troppo sincero.

-Avresti dovuto passarla, la palla, al posto di giocare al gatto col topo con quello stupido mortale-

La solita espressione arrogante si fa strada sul tuo volto al suono di quella voce meccanica. Seccatore. -Beh, mi stavo divertendo, Nath, al contrario di te-

Ti guarda con un sopracciglio arcato -Hai rallenatato la squadra-

Quasi ti metti a ridere. Apri la bocca per rispondere a tono, ma quasi subito ti volto verso il centro del campo con una strana sensazione. É lì che lo vedi, e un sorriso spontaneo di gioia nasce sul tuo viso. Papà è qui.

-Tutto qui, quello che sapete fare? Un po' poco, devo ammetterlo-

È una voce spietata e fredda, che per te sa solo di casa. Come se le fosse stato ordinato, la squadra dei Pagani si dispone accanto al Creatore, che fissa con soddisfazione la Raimon piegata a terra.

-Tu sei...- Sharp, il viceallenatore della Raimon, è senza fiato -sei Xavier Shiller-

Oh, no, vorresti dirgli, lui è il mio papà, il papà di tutti noi Pagani. Comunque, sussurri a te stessa mentre i tuoi occhi verdi brillano di affettuoso orgoglio, tu sei la sua preferita, lo sei sempre stata.

 





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