Le mille e una notte

di whitemushroom
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Monstrosity ~ Seishuu Ri

“Non ti facevo così debole” esclama. “Alza lo sguardo”.
Seishun solleva la testa come gli è stato insegnato a corte: le mani incrociate, gli occhi bassi e le gambe piegate a metà. È così che ci si deve rivolgere ai regali.
Ma Seishuu non è un nobile, né un signore. Ha trascorso i suoi anni migliori cavalcando a pelo i destrieri selvaggi delle steppe del Tenzan, ed anche adesso che centinaia di uomini dipendono dal suo comando non si sente degno di un saluto formale come quello che il suo fratellino sta eseguendo alle fioche luci delle lampade ad olio.
Un saluto che serve solo a nascondere uno sguardo di cui lo stesso ragazzo si vergogna. I suoi occhi vagano nervosi sotto i ciuffi, fuggono da quella che a loro appare niente più di una mostruosità. “Mi dispiace, fratellino. Non tornerei indietro per nulla al mondo”.
Il sibilo dei serpenti è forse la cosa più fastidiosa, o forse quella a cui tarderà ad abituarsi; quando gli sono comparsi al posto dei capelli non ha potuto di negare di aver provato timore, ma la sfavillante forza del fuoco che Astaroth gli fa ribollire nelle vene è in grado di cancellare qualunque dubbio, qualunque goccia di debolezza.
Ciò che per il mondo può apparire un mostro, agli occhi di un solo uomo è stato il più grande gesto di devozione.
Seishuu si china –è diventato alto, molto più alto di qualunque altro soldato dell’esercito. E stavolta non per cortesia o per obbedienza, ma solo perché sa di non poter scendere in battaglia sapendo di non avere, se non negli occhi almeno nel petto, l’affetto di suo fratello. “Un giorno anche tu potresti dover fare la mia scelta, Seishun”.
Sussurra, la sua voce anch’essa cambiata dopo la trasformazione. Sembra davvero il sibilo di un serpente, ma basta affinché la testa del ragazzo davanti a lui si muova seppur in modo impercettibile. “E fidati, ti conosco. Quando la nobile Hakuei ti renderà un vero seguace sono certo che, per lei, non esiterai nemmeno un istante”.




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