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di mrspontmercy
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Nota dell'autrice: sto cercando di fare del mio meglio, ma non riesco a pubblicare un capitolo al giorno (solite cause: Lucca Comics, sessione invernale, lavoro ed una vita) quindi cercherò di metterne due alla settimana. Introdurrò un nuovo personaggio (inventato da me) ma in questo momento non ci sarà il suo punto di vista. Vi lascio la delizia di scoprirlo nei prossimi capitoli. Mi spiace per la ripetizione di parole poco gentili, ma mi sembravano adatte ai personaggi.

 

Justin.

 

Non si aspettava questo gelo, nonostante Brian aveva ricambiato il suo abbraccio. Si fermò un attimo a pensare, ed eliminò la fermata della metro per New York dalle opzioni. «Seguimi.» gli prese delicatamente la mano, e sentì una cosa di ferro o...oro al suo dito. Cosa cazzo era? Scacciò quei pensieri che lo avevano subito invaso, e lo porta praticamente in un angolo del parcheggio, resistendo alla tentazione di voltardi per domandargli cosa diavolo era quell'oggetto.

 

Brian.

 

Ecco, Justin lo aveva sentito. Non aveva potuto nasconderlo anche perché non si aspettava un altro gesto così improvviso, ma avvertì la sua preoccupazione. Cazzo. Accidenti a lui, perché cazzo era andato lì a rompergli il cuore? Michael lo aveva piantato in asso quella volta, maledetto. Non era riuscito ad organizzarsi nemmeno un discorso. Sentì una vibrazione nella tasca, sicuramente era un messaggio di John, ma era meglio se non lo visualizzava, non adesso, almeno. Okay, loro due non avevano sicuramente un feeling con i parcheggi, e dopo quel pomeriggio, lo avrebbe capito anche la sua testolina bionda.





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