Benvenuto all'inferno

di lapoetastra
(/viewuser.php?uid=748064)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Capirai che non puoi combattere ciò che non dipende da te solo quando avrai esaurito tutte le tue forze nel tentarci.
E quando lo comprenderai, ci proverai di nuovo, fallendo ulteriormente, ma ancora ti rialzerai, più forte di prima, perché sei fatto così, perché sei testardo ed impulsivo, all’oscuro di ciò che significa il verbo “rinunciare”.
Chiederai alle persone come è andata la loro giornata nella speranza di ricevere come risposta un “e tu?”, che ti dia il diritto di raccontare la tua, di giornata, che è poi in fondo l’unico motivo per il quale hai posto quella domanda.
Odierai chi non farà per te quello che tu faresti per lui, senza accorgerti che spesso la gente vive solo per sé.
E quando non avrai più nessuno da odiare, inizierai ad odiare te stesso.
Guarderai i reality tv solo per vivere la vita di altri, come non potrai mai fare nella realtà, non importa quanto tu lo voglia.
Proverai a dominare la tua esistenza, a modificare il tuo aspetto, ad adeguarti alle esigenze del mondo.
Solo quando sarà troppo tardi, capirai che in fondo non siamo molto diversi da dei compact disk, che non sono responsabili di ciò che altri vi registrano sopra.
Siamo così.
Non dipende da noi se siamo belli come il Sole o brutti come la fame, intelligenti o stupidi, socievoli o eremiti.
Non possiamo cambiare la nostra essenza.
Possiamo solo vivere, per il tempo che ci è concesso, nel miglior modo possibile.
Cerca di capirlo.
Senza rimpianti e senza rimorsi: solo così si vince la guerra.
Solo così si inizia a vivere.
Benvenuto all’Inferno, bambino mio.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3547997