Questa
storia partecipa alla sfida "A box full of prompts" del gruppo Facebook
"EFP famiglia: recensioni, consigli, discussioni" con il prompt di Subutai Khan.
Fandom: in
linea di massima originale, ma vedete un po' voi che è lo stesso.
Coppie: no.
Avvertimenti:
songfic, altri a discrezione di chi scrive.
Rating: libero.
Prompt: Such a
lonely day/and it's
mine/the most loneliest day of my life/such a lonely day/should be
banned/it's
a day that I can't stand (Lonely Day - System of a Down)
Lonely
day
Such a lonely day
And it's mine
The most loneliest day of my
life
Luke
fece qualche passo incerto in direzione della porta, sostenuto da
Claire. L’infermiera insistette per accompagnarlo fuori dall’ufficio di
Jessica, ma poi acconsentì ad andare via.
Luke
raggiunse il parco, si sedette su una panchina e prese la testa
tra le mani. Che cosa aveva fatto? Sapeva che non era stata colpa sua,
ricordava chiaramente di aver fatto il possibile per salvare Jessica,
ma non
aveva potuto impedirsi di cercare di ucciderla. E lei gli aveva
sparato.
Naturale. O forse no?
Non
sapeva più niente di certo, tutto ciò cui poteva aggrapparsi era
che Jessica aveva ucciso Kilgrave e ora chissà cosa le sarebbe
successo. Era
diventata un’assassina.
Non
era la prima volta che uccideva o causava morte, gliel’aveva
detto, Reva non era stata la prima. Eppure, non aveva mai ucciso avendo
pieno
controllo delle proprie azioni, mettendo in atto la volontà di far
cessare la
vita qualcun altro.
Such a lonely day
Should be banned
This day that I can't stand
Luke
non riusciva neanche a pensare a Jessica come a
un’assassina. Non era questione di moralità, Luke sapeva bene che lei
sarebbe
stata capace di commettere terribili crimini se fosse stata messa di
fronte a
un certo genere di scelte,
soltanto non riusciva a immaginarla così.
Semplicemente,
Luke si sentiva solo. Maledettamente solo. Più solo di
quando era morta Reva. Più solo di quando aveva ottenuto i propri
poteri. Più
solo che mai. Perché la Jessica che conosceva, che aveva imparato a
conoscere,
poteva essere sparita per sempre.
Such a lonely day
Shouldn't exist
A day that I’ll never miss
E
più di tutto, più dello stupore di sapere che Jessica aveva ucciso,
più del sentirsi irrimediabilmente solo, più della testa che continuava
a
pulsare, Luke si sentiva fragile.
Fragile
come una foglia secca accartocciata che viene trasportata dal
vento finché non finisce schiacciata sotto la scarpa scura di un uomo
ben
vestito dall’accento inglese. Fragile come un uomo che era sempre stato
invulnerabile e si scopre ferito. Fragile come qualcuno che aveva
ricominciato
a sperare, aveva visto una possibilità e poi l’aveva persa.
Such a lonely day
And it's mine
A day that I'm glad I survived
Certo,
doveva essere anche solo lieto di essere ancora vivo. Chiunque
altro nelle sue condizioni sarebbe morto sicuramente. Chiunque altro,
però, non
sarebbe stato usato da uno psicopatico come mezzo per dimostrare il
proprio
“amore”, se così si poteva chiamare.
Kilgrave
era geloso. Geloso di lui. Gli venne quasi da ridere al
pensiero che qualcuno potesse desiderare di essere al suo posto. Che si
prendesse pure la sua vita, se voleva. Qualunque altra non sarebbe
andata
peggio. Anche nessun’altra.
The most
loneliest day of my life
N.d.A:
Bellissima canzone e ho adorato scrivere di questa scena su cui stavo
ragionando da un pezzo (grazie Subutai Khan!)
Grazie di aver letto e grazie alle admin che hanno organizzato questa
sfida.
Che gli dèi siano con voi!
-Magic
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