I maghi della Rosa Bianca

di S4t4n43L
(/viewuser.php?uid=974687)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


La notizia era arrivata il pomeriggio.
I signori ribelli erano stati sconfitti e massacrati insieme a tutti gli abitanti di Narvinia, l'ultima roccaforte.
Già si erano diffusi i racconti sui terribili ed efferati atti dei Cani dell'Imperatore che, grazie allo splendido processo del passaparola, erano diventati ancora più terribili ed efferati.
Si narrava di stupri, sbudellamenti, roghi, decapitazioni e torture concepite all'ultimo momento ma non per questo meno dolorose delle classiche.
Tra i paesani di Fiocco-Chiaro si continuò a vociferare fino a sera e le discussioni si fecero ancora più vive nella taverna Fiocco-Lieve (aveva o dava il nome al villaggio?) dove regolarmente ogni sera gli uomini del villaggio si riunivano.
In molti ascoltavano Andruw Pioil, l'uomo più temuto nella comunità.
Aveva abbandonato Fiocco-Lieve a 12 anni per tornare 20 anni dopo dalla Città Capitale.
Lui aveva studiato e ne sapeva di magia e, per quanto i suoi discorsi fossero spesso a favore dell'impero, tutti lo ascoltavano con ammirazione.
Quella sera, come tutte aveva interrotto il frastuono nella taverna con un suono acutissimo per interromperlo e dire - Se permettete, anch'io vorrei dire la mia...
Al che, come sempre, una buona parte di persone si radunarono attorno a lui mentre altre continuarono a parlare tra di loro.
Iniziò - So bene cosa pensate sui fatti recentemente accaduti e certamente non vi posso incolpare di essere rimasti...mmm...sorpresi da essi...e so che in questo momento starete pensando di protestare o di ribellarvi in qualche modo all'impero ma...ma...prima di commettere atti...mmm...sconsiderati vorrei proporvi un ragionamento...voi sarete certo spinti dalla compassione per quei poveri innocenti uccisi ingiustamente ed in un modo così...così...barbaro...ma non provate neanche un po' di compassione per il nostro Imperatore che SICURAMENTE avrà dato quell'ordine ai suoi Cani con la morte nel cuore?
Nel gruppetto si iniziò a mormorare.
-Pensate davvero che Egli, dall'alto della sua ragione, godrebbe nel sapere uomini donne vecchi e bambini trucidati? Davvero credete che avrebbe dato un ordine tanto crudele senza un vero motivo? Ebbene signori miei, il motivo è che è stato costretto, sì COSTRETTO, dagli stessi ribelli! Il sangue di migliaia di innocenti ricade su di loro! L'Imperatore ha dovuto mandare un messaggio, un MONITO a chiunque avesse l'intenzione di ribellarsi e a chiunque sarebbe potuta venire tale intenzione! IN PRATICA HA FATTO CIO' CHE HA FATTO PER NON DOVERLO FARE PIU'!!
Si continuò a discutere per tutta la notte finchè non si fece troppo tardi e tutti rientrarono nelle loro abitazioni.
Il sole non era ancora sorto, tutto il villaggio dormiva meno Andruw che sorvegliava la strada principale ed Enicow, un ragazzo che dalle belle speranze che con un po di cibo e i suoi libri stava partendo per un'avventura.




Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3557409