Qualcuno, qualcosa

di Angela Albano
(/viewuser.php?uid=419365)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ricordo una figura

mancante,

che si dissolve alla vista

con un bacio sulla fronte.

A volte resta col suo

nome di figlia,

come un ritratto imperfetto

che mastica ombre.

Non so, la ragione

vacilla.

Quando si ferma,

quella sagoma riscalda

la stanza.

Ha qualcosa di me,

perché quando mi

osserva, il dolore

s'arrende.

Sono stanca di tutto:

di me, dei farmaci,

di queste attese vaganti...

se c'è una vita che per me

è una nuvola, non dirò

niente, e aspetterò la mia

ora tra le braccia del nulla.

 

Dedicata a mia madre

 

 

Dal libro "Enigma" di Angela Albano





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3559125