Donne

di lapoetastra
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Ci sono donne che svolgono un lavoro che mette in dubbio la loro femminilità.
Lo sanno, questo, così come sanno che verranno sempre criticate, umiliate, derise, insultate.
Fanno quel lavoro perché non hanno voglia di fare altro, né tantomeno ne sono in grado.
Fanno quel lavoro perché è più facile.
Fanno quel lavoro per ricavare i soldi necessari per accaparrarsi un paio di grammi da spararsi in vena.
No.
Non è così.
Non per tutte, almeno.
Alcune vengono obbligate con la forza e la violenza a vendere il loro Amore ad un uomo sempre diverso, sempre sconosciuto, perdendo in tal modo ogni singola volta un nuovo pezzo del loro cuore.
L'orgoglio, invece, l'hanno perduto già da molto tempo.
Alcune fanno quel lavoro perché nonostante trascorrano le giornate alla ricerca di un altro mestiere, uno qualsiasi, e le sere a studiare per avere una cultura più vasta e malleabile in base ai diversi compiti che la società potrebbe un giorno decidere di affidare loro, arrivano alla notte senza soldi.
Ed allora, queste donne, scelgono di fare l'unico lavoro possibile, il più antico e squallido al mondo.
Non ne sono contente, non ne vanno fiere, nonostante non smettano mai di sorridere accattivanti.
Ma lo accettano, a testa bassa, cercando di non pensare, cercando di rallegrarsi un po' al pensiero degli uomini scartati da tutte le altre donne per bene che loro accolgono con un abbraccio ed una parola gentile, facendoli sentire, per una notte o solo per qualche ora, i padroni del mondo.
Ed intanto gli altri non sanno, non sanno cosa si nasconde dietro il lento camminare per la strada buia di una donna che ai loro occhi è solo un'altra stupida e schifosa sgualdrina da quattro soldi.
Ed intanto, gli altri considerano questa donna soltanto come una dispensatrice di sesso, quando invece lei vorrebbe solo poter fare l'amore, e sentirsi amata, come tutte le altre donne dalle quali si sente infinitamente distante.
Ma gli altri non sanno nulla, non lo sanno proprio, e nemmeno lo immaginano, e neanche ci provano.
Ed allora la criticano.




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