Shura y Pandora - Geschichte einer Liebe

di Lan Shuihua
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SHURA Y PANDORA – GESCHICHTE EINER LIEBE

"Allora è vero! Mi hai rifiutato perchè ti sei invaghita di un sottoposto!" tuonò Rhadamanthys, approfittando di essere rimasto solo con Pandora nella camera della ragazza.
Lei non capì come potesse averlo scoperto, dato che non l'aveva ancora ammesso nemmeno con se stessa. Spalancò gli occhi solo per un attimo, ma tanto bastò alla Viverna per convincersi di aver colpito nel segno.
"Dimmi chi è!" le ordinò, avvicinandosi minaccioso.
"Ti sbagli, non c'è nessun altro. Ti ho rifiutato perchè non ti amo e non volevo farti soffrire" rispose lei, calma. In quel momento decise che, se avesse osato attaccarla, si sarebbe limitata a difendersi. Contrattaccare l'avrebbe solo fatta sembrare più colpevole.
"Tu menti!" urlò il giudice, tirando contro la parete un pugno talmente forte da lasciarvi un buco profondo.
Accecato dalla passione non corrisposta, perse ogni rispetto per colei che, a ben guardare, rimaneva un suo superiore. Si slanciò contro di lei, con in mente il ritornello dell'uomo rifiutato che non si arrende neppure davanti all'evidenza: 'Se non vuoi essere mia, allora non sarai di nessuno!' Sferrò un tremendo colpo che finì di un soffio sul pavimento, lasciando anche lì un bel cratere.
Pandora era riuscita a schivare l'attacco, ma l'onda d'urto le aveva fatto perdere l'equilibrio ed era finita a pancia in su sul tappeto. Sgomenta, lo aveva guardato con gli occhi sbarrati, paralizzata dal terrore.
L'occasione era troppo ghiotta per lasciarsela scappare e Rhadmanthys la colse al volo. Ormai in preda alla disperazione, artigliò il corpo della ragazza aprendo uno squarcio che andava obliquamente dal petto al fianco destro. Fece per colpirla di nuovo, ma appena notò il sangue di lei sui propri artigli sbiancò.
Aveva appena ferito, e forse ucciso, la ragazza di cui era ancora innamorato.
Se ne pentì immediatamente. Una lacrima gli solcò la guancia mentre fuggiva via dalla stanza, in cerca probabilmente di un modo in cui punirsi. Non si accorse che la ragazza aveva perso i sensi e continuava a sanguinare.
 
~ ¤ ~

Appena gli artigli della Viverna calarono sulla ragazza, una figura nascosta nell'ombra fremette d'ira, ma si costrinse a rimanere dov'era. Andare ad aiutare la signora degli Spectre avrebbe solo aumentato la rabbia del giudice, e in quel momento era l'ultima cosa di cui ci fosse bisogno.
E pensare che oggi volevo dichiararmi, pensò la figura mentre sollevava Pandora e delicatamente la sdraiava sul letto. Il tutto dopo essersi assicurato che quel vigliacco di Rhadamanthys fosse ormai lontano.
La ferita della ragazza era enorme e la stoffa dell'abito stava contribuendo ad infettarla. Alla luce delle candele, Shura si dispose ad aprire il vestito della fanciulla più di quanto non lo fosse già.
Avrei preferito spogliarla in altre circostanze, disse tra sé il cavaliere mentre ricavava dal suddetto indumento delle bende.
Era una fortuna che, quand'era piccolo, al Santuario gli avessero insegnato come medicare le ferite. In questo modo ora poteva salvare la vita della sua signora e sperare in una seconda occasione per rivelarle i propri sentimenti.
Mentre lasciava che un lenzuolo assorbisse il sangue che continuava a fuoriuscire, Shura chiuse a chiave dall'interno le due porte che si aprivano nella camera, ma lasciò aperta una porticina che comunicava con la propria stanza. In quanto prima guardia del corpo, aveva un accesso quasi diretto alla camera di Pandora, che poteva convocare lui e gli altri ex Gold Saints (creati guardie del corpo pure loro) in ogni momento lo ritenesse opportuno.
Il cavaliere del Capricorno si concentrò per pulire e bendare la ferita della ragazza, ma con i ricordi tornò indietro a quando si era accorto di essersi innamorato di lei. Appena diventato Specter l'aveva trovata bella, temibile e degna di rispetto, ma nulla di più. Forse era successo proprio nel momento in cui l'aveva nominato sua prima guardia del corpo, con grande rabbia di Rhadamanthys che si vedeva già promosso a quel ruolo. Lei lo aveva guardato con un luccichio negli occhi violetti in cui Shura aveva colto un lampo d'interesse, e questo lo aveva fatto capitolare definitivamente.
Chissà se anche lei prova qualcosa per me, pensò sognante. Poi scosse la testa, le accarezzò il volto e uscì lasciandola dormire tranquilla mentre le medicine che le aveva somministrato facevano effetto.
 
~ ¤ ~

Dopo una settimana, Pandora riprese completamente i sensi. La prima cosa di cui si accorse fu la fasciatura sul fianco, che automaticamente la portò a chiedersi di chi fosse opera.
Sperò con tutto il cuore che si trattasse del suo Specter, perchè effettivamente si era innamorata di uno di loro. Non avrebbe saputo dire perchè, ma probabilmente il suo modo di fare l'aveva colpita. Sempre dritto al punto, convinto di ciò che faceva anche se si rivelava un errore, totalmente leale nei confronti della figura a cui si era votato, servizievole verso di lei ma mai insistente o con secondi fini come Rhadamanthys. Ecco, forse era anche per interesse che se l'era scelto come prima guardia del corpo.
Tuttavia pensare a lui mentre era ancora sotto l'effetto dei farmaci la fece immergere in una specie di sogno a occhi aperti. Si immaginò che lui la baciasse con trasporto mentre, con le mani che l'avevano curata, esplorava il suo corpo in maniera tutt'altro che casta e...
Una lieve pressione sul fianco ferito la riportò alla realtà. Pandora aprì gli occhi e, vedendo Shura chino su di lei quasi nell'esatta posizione in cui l'aveva sognato, arrossì imbarazzata.
Il cavaliere pensò che si vergognasse del suo attuale stato, praticamente mezza nuda davanti a un sottoposto, e si affrettò a dare spiegazioni.
"Signora, mi dispiace ma ho dovuto farlo, ne andava della sua vita" disse, mentendo parzialmente. Gli era piaciuto molto poterla spogliare e vederla quasi al naturale, ma sapeva che purtroppo non avrebbe potuto avere di più.
"Devo anche confessarle che mi sono innamorato di lei, non posso più nasconderlo. Volevo dirglielo la settimana scorsa, ma c'è stato qualcosa di più urgente da fare. Mi punisca con il Noble Venom, se crede, ma prima mi permetta di guarirla completamente" aggiunse, prendendo le bende per cambiare la fasciatura.
Dritto al punto, schietto e sincero, oltre ad essere attraente: mi piace sempre di più, pensò Pandora, e poi decise di premiarlo. Gli fece cenno di avvicinarsi, mantenendo un'aria severa per far sì che non sospettasse nulla. Appena fu abbastanza vicino, gli prese il volto fra le mani e lo baciò. Prima dolcemente, per fargli capire che di punizioni non se ne sarebbe parlato, poi approfondì il bacio e si fece più audace abbracciandolo e cercando di attirarlo a sé.
Shura sgranò gli occhi e lasciò cadere le bende: non riusciva a credere a ciò che gli stava proponendo. Lei gli si stava offrendo su un piatto d'argento e lui era molto tentato di accettare. Sfortunatamente, si ricordò che era convalescente e assecondandola avrebbe rischiato di farle male, per non parlare del fatto che potevano essere le medicine a renderla così... disponibile, ed era anche possibile che al suo posto lei vedesse qualcun altro.
"E' meglio aspettare... che la ferita... si sia richiusa..." riuscì a dirle, controvoglia, tra un bacio e l'altro.
Vedendo che si era imbronciata, il cavaliere le diede un tenero bacio sulla fronte. Poi le cambiò le fasce e uscì, promettendo di tornare ogni sera.
 
~ ¤ ~

Mantenendo la promessa, Shura tornò da Pandora ogni sera delle tre settimane seguenti e ogni volta si fece gratuitamente del male lasciandosi baciare. La scusa ufficiale con se stesso era che così facendo avrebbe reso felice la sua signora, che sarebbe guarita più in fretta; in realtà voleva godere di quei momenti finchè duravano e farne tesoro in futuro, dato che era certo che non ne avrebbe avuti altri. Ma si sbagliava.
Qualche giorno dopo la completa guarigione della ragazza, il cavaliere tornò da lei per darle un'occhiata e, appena entrato nella stanza, strabuzzò gli occhi. La sua signora era semisdraiata sul letto con indosso un abito nero ricco di trasparenze. I candelabri accesi tutt'intorno, il profumo di lavanda e gelsomino e la sua espressione languida gli fecero pensare di aver interrotto qualcosa.
"A-aspetta qualcuno?" le chiese un po' imbarazzato con una mano ancora sulla maniglia della porta, pronto ad andarsene.
"Te, Shura" rispose lei allusiva, fissandola con quegli occhi violetti che a lui tanto piacevano.
Il Capricorno non se lo fece ripetere: chiuse a chiave la porta e in un batter d'occhio la raggiunse sul morbido letto a baldacchino, ma venne fermato prima ancora di riuscire a sfiorarla. Pandora gli stava delicatamente sfilando l'elmo della surplice, che lui non toglieva mai se era di guardia.
"Stasera non sei la mia guardia del corpo" gli disse, rispondendo alla sua muta domanda, mentre appoggiava l'elmo scuro su un tavolino vicino. "Sei il mio amante" continuò, avvicinandosi per baciarlo.
Questo fece perdere a Shura quel poco di autocontrollo che gli era rimasto. Fece sdraiare la ragazza e iniziò a mordicchiarle il seno.
Lei nel frattempo cercava di togliergli pezzo per pezzo la surplice ma, sia perchè lui le era sdraiato sopra sia per le scosse di piacere che le dava, dovette aspettare che lo facesse da solo.
Dopo averle dolcemente torturato il seno, Shura la baciò con passione, schiudendole le labbra per potersi insinuare nella sua bocca. Con le mani si immerse nei suoi morbidi capelli e li tirò appena quando lei, aiutandosi con le unghie, gli strappò letteralmente la maglia di dosso per poi mettersi ad esplorare quella stupenda muscolatura.
Quasi per giocosa ripicca, con un lieve colpo di Excalibur il cavaliere aprì l'abito di Pandora, notando sorpreso che sotto non portava nulla. Ulteriormente eccitato, il Capricorno si dedicò ad accarezzare ogni curva del suo corpo bianco, senza però lasciarla libera dai baci molto poco casti con cui la stava portando nei Campi Elisi.
A un passo dalla felicità totale, la ragazza gli mise fretta.
"Shura... Excalibur..." gemette, facendolo sorridere per lo strano nomignolo appena inventato.
Senza aspettare oltre, poichè anche lui era al limite, il cavaliere le diede ciò che aveva chiesto, sorridendo intimamente appena capì di essere il suo primo cavaliere anche in quel senso.
Appena le sensazioni lo riportarono nel regno degli inferi, Shura si lasciò cadere sul morbido letto. Subito Pandora lo abbracciò, posando la testa sul suo ampio petto.
"Mi amor..." gli sussurrò, in uno spagnolo stentato.
"Mein Schatz" rispose lui, in un tedesco un po' migliore, avvolgendo il braccio destro intorno alla sua vita.





ANGOLO AUTRICE
...ok, questo non è il mio solito stile, ma volevo provare qualcosa di diverso oggi. Che ve ne pare?
Lo so, la coppia non è delle più note o considerate, ma nasce dalla mia prima fiera come cosplayer, ovvero Novegro estiva di quest'anno. Ho conosciuto un(a) Shura fantastico e mi sembrava giusto dare un po' di felicità alla nostra capretta preferita.
Se non siete ancora convinti, potete semplicemente leggerla come una lieve AU in stile Halloween. Non a caso la pubblico oggi... :^))
Piccolo spoiler: nel prossimo aggiornamento avremo a che fare con due baby saint. Chi saranno? Lo scoprirete...
Alla prossima!
                                                                                                   Lan Shuihua

PS ovviamente la mia ship normale è Rhadapandy, ho cambiato solo per questa storia u.u 




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