Passarono
i giorni, senza che nessuno dei due facesse riferimento alla cosa
che Nate doveva dire a Lara quando pensavano di stare per
morire.
Nate
stava sempre meglio e, grazie alle cure di Lara, ben presto
recuperò
le forze.
Una
mattina Nate disse:
«Dobbiamo
trovare gli altri. Spero che non siano ancora stati scoperti»
Lara
annuì.
Raccolsero
le loro poche cose e si incamminarono nel bosco, diretti alla
città
più vicina, senza neanche sospettare di stare per cadere in
una
trappola.
Accadde
al tramonto. Stavano cercando un posto abbastanza riparato per la
notte, quando all'improvviso furono attaccati; nonostante i loro
sforzi, furono sopraffatti e persero conoscenza.
Si
svegliarono, qualche ora dopo, nella stessa grotta che li aveva
accolti nei giorni precedenti.
«Buongiorno
mocciosi!» ringhiò la Serpe.
«Pensavate
di essere in salvo, vero?» rise e continuò:
«Non
preoccupatevi, fra poco non avrete più modo di pensare
nemmeno a che
giorno è oggi!»
«Come
hai fatto a trovarci?» chiese Nate.
«Vi
ho seguiti e spiati da quando siete fuggiti. Mi sono divertito a
farvi credere di essere al sicuro, ma adesso mi stavo annoiando,
quindi giocheremo un po' insieme.»
Ghignò
e li guardò attentamente per qualche secondo, passando gli
occhi
dall'uno all'altra.
«Bene,
bene. Vedo che il nostro dottorino si è ripreso. Credo
proprio che
comincerò a giocare con te.» disse ancora la Serpe.
«Ehi
mostro! Prendi me al suo posto! Lascialo andare e farò tutto
quello
che vuoi!» esclamò Lara, disperata.
«NO!»
urlò il ragazzo.
La
bestia, intanto rideva di loro.
«Non
preoccuparti, tesoro. Quando avrò finito con il tuo
fidanzatino,
sarà il tuo turno.»
Nate
non poté fare niente.
Con
un colpo di coda la bestia spezzò le corde che lo tenevano
legato
all'amica. Si guardarono e lui disse alla ragazza, sorridendo
tristemente:
«Andrà
tutto bene, tranquilla.»
Nate
sapeva che ogni suo sforzo sarebbe stato inutile – la Serpe
era
troppo veloce, non si era nemmeno accorto di essere stato slegato da
Lara – ma si mise comunque in posizione di combattimento.
Non
lo vide arrivare.
In
pochi secondi il mostro si avvicinò repentinamente e lo
colpì forte
con un pugno nello stomaco.
Lara
guardò tutta la scena impotente e, per la prima volta dopo
anni, non
riuscì a trattenere le lacrime.
«Sapete?»
disse il serpente, «credo che passerò alla
ragazzina.»
Legò
Nate in modo che potesse godersi lo spettacolo e
prese Lara.
La
ragazza non aveva nessuna intenzione di arrendersi, così
lanciò uno
dei suoi bastoni e colpì la creatura su una tempia. Non le
fece
nemmeno il solletico.
Quando
stava per attaccare, la Serpe si bloccò con gli occhi
spalancati e
cadde pesantemente sul polveroso pavimento della grotta.
Una
figura si stagliava all'ingresso della caverna e quando si
avvicinò
i ragazzi videro...
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