ghoul per caso

di _Frisky_Dreemur_
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Tuoni...
Una banda di ghoul si aggira per le strade di Tokyo...
Sono quattro classe S, molto potenti, la prima, Cecilia, con due ali trasparenti dietro la schiena, o almeno così sembrava dato i riflessi blu di essa che risplendeva al buio della notte tanto da contrastare i fulmini, la seconda, Chiara, la sua kagune era fortissima e di un rosso talmente scuro da fare invidia al sangue, le faceva da scudo e nessuno poteva fermarla, la terza e la quarta avevano la stessa kagune divisa a metà, ma di colori diversi, Ilaria con una kagune azzurra e blu formata da quattro tentacoli, la quarta, Speranza una kagune di color cremisi con sfumature rosa e viola...
Queste quattro ragazze sono sorelle, ma nessuno lo direbbe mai, i loro genitori sono una ghoul ed un umano, quest'ultimo morto, per difendere la moglie durante il parto dell'ultima figlia.
Cecilia e Ilaria erano gemelle, con 18 anni, Ilaria era più responsabile e anche più alta della prima, in più, avevano die kagune diverse, cosa molto strana, Ila era alta 1.85 cm, Ceci 1.63;
Speranza aveva 17 anni e non si sa come ma aveva la stessa età di Chiara, che era nata 11 giorni dopo, probabilmente erano gemelle anche loro ma erano completamente diverse, nessuno lo aveva mai detto.

Un lampo.
Un tuono. 
Ormai era diventato in mantra.
Le sorelle mezze ghoul si aggiravano in cerca di criminali, perché sì, il cibo umano lo potevano mangiare, ma non riusciva a sfamarle a lungo.
"Vedo qualcuno"disse Cecilia.
"E cosa fa?"rispose Ilaria.
Appena prima di rispondere si ritrovano davanti una povera ragazza che stava venendo maltrattata da un pazzo pervertito.
"Tocca a me!"dissero Chiara e Speranza contemporaneamente
La prima iniziò a pestare l'uomo con la propria kagune e la seconda spinse via la donna, che ormai non sapeva più se ringraziare o scappare, e così fece entrambe le cose.
"Si ma questa volta volevo farlo io"disse Ilaria.
"Dovevi pensarci prima!"disse Chiara.
E così iniziarono a mangiare quel criminale il cui corpo era ormai inerme a terra.
Andando a casa
"Speranza non pensi che dovresti aiutare anche te con i pasti?"
Il problema di Speranza era che non voleva uccidere, aveva un blocco dopo aver visto il suo migliore amico, Michele, ucciso da un ghoul solo per divertimento, aveva 12 anni ed era ancora sua madre ad occuparsi di lei.
"No" rispose secca la ragazza
"Non ho intenzione di uccidere a meno che non sia in condizioni estreme"
"Fa come vuoi, peccato perché sei forte"
"Ma anche voi lo siete, cioè, Chia lo hai fatto fuori in pochi secondi!"
"Si ma in due ci avremmo messo meno"
Speranza fece spallucce.
Durante il tragitto per nessuno disse più una parola.
Finché non incontrarono uno strano ragazzo, anzi strano è dir poco, aveva una giacca nera almeno tre volte più grande di lui, i pantaloni uguali alla giacca, delle bretelle azzurre e una camicia bianca, i capelli erano bianchi e leggermente lunghi, delle mollette rosse evitavano ad essi di ricadergli sugli occhi formando il numero tredici, questi ultimi erano rossi, anzi cremisi per la precisione, sotto l'occhio destro aveva cucite con filo rosso due croci, come sotto il labbro, quei fili rendevano ancora più agghiacciante il suo sorriso, ma le cuciture non erano finite, ne aveva anche sotto il collo e una riga di esse girava intorno alla mano destra fino alla punta del dito medio.
Si scontrò contro Speranza.
"Scusa, non volevo" disse il ragazzo 
"Non preoccuparti" rispose la ragazza sorridendo.
Arrivati a casa
"Casa dolce casa"disse Ilaria
"KYYYYAAAAAAAAAAAAAAA" un urlo acuto da parte di Speranza uccise i timpani delle tre sorelle
"Che c'è!?!?"
"QUEL BASTARDO MI HA RUBAT IL PORTAFOGLI!!!!!!!"
"Ma che..."
"SE LO RIVEDO GIURO CHE LO UCCIDO!"
"Spi, non avevi moti soldi dentro"
"ma la carta di identità, il foglio rosa e tutti gli abbonamenti sì!!!"
"Calma e respira"
Dopo un po' Speranza si calmò e le quattro sorelle restarono un po' sul tetto di quella casetta ad osservare le stelle, dopotutto era un sabato e il giorno dopo sarebbero potute restare a casa e non andare a scuola, e così si misero a parlare delle loro cotte.
"Davvero Ceci! Hide!!! Hai davvero una cotta per lui?!"
Hideoshi era un ragazzo dai capelli biondo cenere e gli occhi arancione misto al marrone, molto simpatico, di cui Cecilia di era innamorata sin da subito, uno di quei colpi di fulmine che succedono difficilmente.
"Si perché?"
"È umano!"
"E allora? Anche mamma era innamorata di un umano, che poi ha anche sposato! Approposito te di chi sei innamorata Ilaria?"disse Cecilia con tono malizioso
"Nessuno..." rispose arrossendo non poco la ragazza
"Le tue guance dicono il contrario"
"E va bene, c'è un ragazzo nel bar in cui vado tutti i giorni, che è davvero molto gentile e simpatico, ma non potrà mai funzionare..."
"Tu Spi?"Chiese curiosa Chiara
"Nessuno, davvero, non c'è nessuno che mi interessi per ora"
"Ok..."
"E tu Chia?"
"Ecco c'è un ragazzo molto carino ma non mi interessa più di tanto"
"Ok..."
"Andiamo a letto"disse Ilaria, che ormai faceva da mamma a tutte
"Ma io non ho sonno!"protestò Speranza
"Ceci facciamo una partita ai videogiochi?"
"Certo!"
"Io vengo a letto" rispose Chiara che ormai era stanca morta
E mentre le sorelle facevano ciò che volevano fare, un certo ragazzo dai capelli bianchi stava rovistando un portafogli di una certa ragazza.
"Veeeediamooooo... carta di identità, Speranza Baldelli, 17 anni, due in meno di me, e ora la parte importante! Si! Duemila yen! Juuzo ora si comprerà una balla fetta di torta!"
Continua...




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