Minecraft : the digital enemy

di Fabb5000
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A circa tre metri sottoterra, proprio accanto alle spiagge americane dell'Oceano Atlantico, si trovavano le foci delle fogne della città di New York, le quali riversavano liquami e acqua sporca nel mare.

Ma quel giorno c'era qualcosa di diverso : ad appena cinque metri dalla foce si era arenato, nel buio della fogna, quello che pareva un grosso manichino di fili e chip dal quale partivano luci intermittenti.

-Attenzione : energia ausiliaria vicino al punto critico. Restano due minuti di autonomia- disse qualcosa con voce metallica da dentro ad esso. -Ricerca di nuovo hardware incompleta. Non trovato niente di compatibile col sistema-

Mentre la voce continuava a parlare, un'ombra si mosse nel buio della fogna. Si udì un ticchettio, come un grosso oggetto che batteva ininterrottamente sul terreno, e due figure ammantate emersero dal fondo.

-Eccolo- mormorò la più alta di esse. -È ancora vivo ... bene-

-Sta usando ogni microwatt di energia per alimentare i circuiti vitali, spegnendo quelli sensoriali. È in coma- disse la più bassa.

-Questo non è un mio problema- ringhiò la figura più alta. -L'importante è che rimanga attivo-

Dalla mantella uscì quella che parve una zampa di uccello, coperta però da squame e munita di artigli, che sfiorò la carcassa dell'ormai quasi defunto Null.

-Passami la fonte, non abbiamo molto tempo- urlò all'altra figura, la quale estrasse dalla mantella una piccola scatola blu.

La figura alta la afferrò con rapidità felina, poi aprì con forza il petto di Null e staccò un piccolo globo bianco. Le luci del l'Adattoide si spensero all'istante.

Poi afferrò i fili e li collegò alla scatola blu. Le luci si riaccesero, per poi spegnersi nuovamente. -Sistema ... compatibile!- disse la voce metallica, per poi spegnersi anche lei.

-Quella fonte non è sufficiente a risvegliarlo dal coma- disse la figura bassa con voce ovattata.

La figura alta mossa la zampa indifferente : -Non importa. La priorità è che le sue frequenze continuino ad interferire con i telescopi umani-

-Ma ... è proprio necessario? Non c'è un altro modo?- chiese la figura bassa con voce tremante.

La figura alta si irrigidì, e dalla mantella si udì di nuovo il ticchettio. La veste si scostò per un attimo, rivelando una zampa artigliata con un lungo artiglio che batteva furiosamente sul terreno.

-Questo è il modo- disse poi con voce furente. -Dobbiamo riavere ciò che è nostro, e non possiamo condividerlo con altri. E comunque, noi non stiamo facendo niente. È tutta opera della natura ... e ciò che un tempo fu la nostra rovina, ora sarà il nostro trionfo!-

La mano artigliata si chiuse affondando le affilatissime unghie nella carne squamosa. -Loro, quando noi regnavano, altro non erano che scarafaggi ai nostri piedi, e ora dominano il mondo che è nostro di diritto! Hanno regnato dall'alto di un trono usurpato, come facemmo noi ... è tempo ora che paghino il debito-

La figura bassa abbassò la testa a mò di inchino : -Sfidarli è lusingare ... papà-

La figura alta si voltò e la luce illuminò il volto al di sotto del cappuccio, rivelando un volto da coccodrillo, con un muso lungo e denti affilati come rasoi. La creatura assottigliò gli occhi maligni e aprì la bocca in un ghigno mostruoso.


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Nello stesso istante, all'Osservatorio Astronomico Katy alcuni ricercatori scrutavano l'immensità del cosmo con i loro potenti telescopi.

All'improvviso uno di loro si alzò in piedi di scatto : -Signor Morrigan!- urlò.

Un uomo sulla cinquantina si avvicinò in fretta al ricercatore, chiedendo bruscamente il morivo di tanto chiasso. Lo scienziato indicò lo schermo : -Uno strano segnale, signore! I telescopi hanno captato qualcosa di grosso!-

-Di che si tratta?- chiese il signor Morrigan incuriosito.

Il ricercatore scosse la testa : -Non lo so! È apparso all'improvviso ed è svanito dopo pochi secondi! Sembrava un asteroide o magari una cometa!-

-Ubicazione?- chiese Morrigan con cipiglio aggrottato.

-Fascia di Kuiper, nell'orbita del planetesimo Plutone!- esclamò lo scienziato. -Si muoveva a grande velocità, ma non sono riuscito a calcolarne la rotta. Stava passando accanto a Caronte, la luna del pianeta-

-Riprova- disse Morrigan. -E una volta individuato, cerca di calcolarne la rotta e le dimensioni. Non so perché, ma ho un brutto presentimento-

Nel medesimo istante, nei cieli di Plutone, un grosso oggetto dorato sfrecciò come un bolide lasciando dietro di sé una scia luminosa, dirigendosi verso il Sistema Solare interno.




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