Cronache dal Major Royame

di Darktweet
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Nulla.
Il Nulla.
Niente vi era.
Il buio totale? No. Non è definibile.
Bianco? No.
Niente.
Niente, finché non si illuminò una stella, dal nulla. Divenne sempre più grande, sempre più calda, sempre più luminosa.
Finché un’enorme forza non la costrinse a liberarsi di tutta quell’energia che possedeva.
In un attimo, implose.
Esplose su sé stessa.
Liberò quattro piccole stelle luminose, frammenti di stella.
Questi quattro frammenti si rivelarono essere delle creature, creature viventi.
Furono chiamate Ninfe.
Le quattro ninfe della creazione furono libere.
Libere di fare di quel nulla un qualcosa.
Perché, se c’è qualcosa, il nulla non vi è, giusto?
Quello spazio vuoto fu riempito da mondi, terre, regni.
Lì le quattro ninfe si separarono, stabilendosi nei regni da loro creati.
Unendosi con i quattro spiriti d’ombra, le loro stesse ombre, alter ego, nemesi, crearono una fata, un mago, un elfo e una sirena.
Quando nacquero i loro discendenti, nacquero anche le guerre, le carestie e tutto ciò che è male: bugie, falsità, tradimento e odio, ciò che consuma il tutto.
Si riunirono. Si decise di separare, in qualche modo, i poteri del bene da quelli del male, le ombre dalla luce.
La fata generò una goccia magica, chiamata pietra di luce, mentre il primo mago generò una goccia chiamata pietra dell’oblio.
Nonostante separate, le due erano allo stesso tempo unite da una catena forgiata dall’elfo e protetta magicamente dai poteri della sirena.
La pietra fu forgiata.
La chiamarono pietra dell’assoluto, perché, se non c’è il nulla, c’è il tutto.




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