Un giorno tre autunni.

di RedV
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Distesa sul letto Tina osservava il soffito mentre l'orologio appeso alla parete con il suo ticchettio scandiva il passare dei secondi. Aveva ripensato spesso all'avventura vissuta poco tempo prima, alle creature fantastiche, a Grindelwald, a Credence, Jacob e... soprattutto a Newt. Ricordava perfettamente ogni minimo dettaglio del suo viso il giorno in cui si erano salutati. Le labbra arricciate mentre le spostava una ciocca di capelli dietro l'orecchio e i suoi occhi verde giada che facevano capolino tra le buffe - ma adorabili - lentiggini.
Una ferita invisibile le squarcio' il petto.
" A Leta Lestrange piace leggere?"
Si coprì il viso con le mani, come per cancellare quell'immagine dalla sua mente. Perché gli aveva chiesto una cosa così stupida? Perché si era dimostrata così timorosa di una figura che ormai apparteneva al passato? Forse dentro di sé temeva che Newt era ancora legato a Leta, da come Queenie le aveva fatto capire i due erano stati molto intimi.
《 Queenie, oggi che giorno è?》 urlò dalla stanza
《 Manca meno di una settimana alla pubblicazione del libro》rispose la ragazza dalla cucina.
Tina avvampò, a volte i poteri della sorella la mettevano terribilmente a disagio.
《Grazie...》 sibilò.
Si alzò dal letto mettendo la prima cosa che le capitò per mano. Aveva deciso di uscire, di andare a comprare uno squisito hot dog e chissà magari comprare anche qualcosa di carino per quando Newt le avesse portato il libro.
Era certa che sarebbe tornato. Nonostante le apparenze Newt era quel tipo di persona determinata a compiere un compito fino alla fine, essere definita "compito" non le dispiaceva, purché fosse tornato da lei. L'aria mattutina di New York le punzecchiava i sensi, passò dinanzi alla panetteria di Jacob sentendo l'odore del pane appena sfornato. Sorrise, salutando dalla grande vetrata il non-mag intento a preparare degli snasi di pastafrolla. Tirò dritto per la sua strada fino a che una vista inaspettata le fece saltare un battito. Un ragazzo alto con un lungo cappotto blu le camminava davanti, alla mano una grande valigia color cuoio.
《 Newt 》 sibilò, ma in mezzo alla folla la sua voce si perse.
《 Newt 》 urlò più forte, ma nuovamente nessuna risposta. 
《 Signor Scamander!》Disse a pieni polmoni, con tono di rimprovero. Il ragazzo si voltò, sguardo incredulo.
《 Tina? 》
Tina dovette combattere le lacrime di gioia che le bruciavano negli occhi.
《 Pensa di poter venire a New York senza avvisare la sottoscritta? 》

Newt sorrise e non ci volle molto per scaldarle il cuore.




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