3.
Il bar davanti a cui si era
fermato Fabrizio non era poi così male, se non si contava la
squallida apparenza della facciata, non dissimile da quella di molti
altri bar di quella zona per altro, l'interno era abbastanza
confortevole, un po' più piccolo del bar di Franco con
tavolini
posti sia all'esterno che all'interno della saletta principale del
locale che coincideva con il solito locale mal illuminato e
secondario arredato con qualche poltrona, ben più di un
posacenere e
un tavolo da biliardo; insomma, era il tipico bar in cui gente come
suo fratello e i suoi amici bazzicavano, con tanto di postazione
losca dove parlare e mettere in atto i loro traffici poco leciti, che
poi proprio lei parlava, che era in giro all'alba solo
perchè aveva
passato la nottata a festeggiare un rapina ben riuscita con i suoi di
amici, non era sicura di poter far commenti sullo stile di vita che
conduceva suo fratello, non quando era così simile al suo.
Dietro al
bancone era facile scorgere due persone, due donne o, per essere
più
precisi una donna abbastanza in carne e una ragazzina, che
probabilmente era la figlia del proprietario, che non sembrava essere
troppo più grande di lei. Si era guardata velocemente
intorno, il
bar sembrava abbastanza vuoto, non che la stupisse, considerando che
erano poco più delle sei del mattino, un paio di persone che
dovevano aver staccato da quell'ora, qualche studente un po' troppo
mattutino e... Aveva dovuto sbattere un paio di volte le palpebre
quando aveva riconosciuto un paio di poliziotti, probabilmente appena
usciti dal turno di notte seduti a uno dei tavolini, aveva tirato una
gomitata nelle costole al Freddo, perchè non si dicesse mai
che lei
non aveva modi signorili di attirare l'attenzione delle persone
<< A' Fre, ma ce
bazzica la Madama da ste parti? >> Aveva detto,
accennando con
il capo al poliziotto ancora in divisa seduto al tavolo, le mancava
solo la colazione nei bar frequentati da quella gente, poi le aveva
provate tutte, anche se in effetti un poliziotto in un bar simile le
faceva strano, soprattutto considerando che data la divisa
probabilmente non avrebbe avuto vita facile, lo sguardo che aveva
lanciato l'altro in quella direzione era stata una risposta
abbastanza chiara, no, la Madama non bazzicava da quelle parti e il
fatto che ci fosse non preannunciava nulla di buono, voleva dire che
avevano avvertito qualcosa, il che la preoccupava più di
quanto non
fosse necessario probabilmente.
<< No, nun ce bazzica
la Madama, di solito per lo meno, in questa parte della
città,
quelli in divisa si guardano bene dal far sapere chi sono.
>> Chiara si era morsa la lingua per evitare di
imprecare, sbrigandosi
ad ordinare un cappuccino e una brioche prima di adocchiare il tavolo
più distante dai due uomini un divisa, ci mancava solo che
la
riconoscessero o peggio, che riconoscessero Soleri. Magari ancora
né
lui né il Libano erano criminali affermati, ma erano finiti
al
gabbio più di una volta e nemmeno i poliziotti avevano una
memoria
così corta.
<< Giuro che se tu e
mio fratello vi siete fatti sgamare ancora prima di farlo sto colpo
sarete 'a banda meno abile de'a storia. >> Aveva detto
sottovoce, afferrando il suo cappuccino e andandosi a sedere al
tavolo non potendo evitare di lanciare un paio d'occhiate al tavolo a
cui erano seduti i due infami in divisa, per ora sembravano troppo
occupati a discutere fra loro per poter far caso a lei o a Fabrizio,
ma non poteva permettersi di mandare a puttane la rapina della notte
prima facendosi beccare adesso, non era abbastanza stupida per farlo.
Il compare di suo fratello si era seduto di fronte a lei qualche
secondo dopo, se era preoccupato non lo stava dando a vedere ma,
dopotutto, con un soprannome come il Freddo, non ci si poteva
aspettare molto altro da lui, sembrava completamente convinto di
essere intoccabile, evidentemente era un modo di fare comune a tutte
le persone che giravano attorno a suo fratello, magari a tutte le
persone che facevano la loro stessa vita addirittura, forse era
l'unica a preoccuparsi delle conseguenze in quell'ambito lavorativo,
non l'avrebbe stupita poi così tanto quella scoperta.
<< Se continui a
fissarli inizieranno a chiederse' se c'è qualcosa che non
va. >>
Le aveva fatto notare Soleri, scuotendo lievemente a testa, aveva
anche ragione, ma non poteva esattamente farne a meno, lei aveva la
fedina pulita, normalmente i poliziotti manco la consideravano, ma
non si poteva dire altrettanto di lui, ed essere presa mentre faceva
colazione con qualcuno con dei precedenti non era esattamente nei
suoi piani al momento.
<< Che te credi che no
'o so? Me sto solo a chiede che ce fanno qua due sbirri.
>> Gli
aveva risposto, optando per una mezza verità, era veramente
incuriosita dalla presenza di sbirri in un quartiere come quello
della Magliana, soprattutto a quell'ora del mattino e già
vestiti
per il lavoro, trovarne in giro era più raro di quanto la
gente
pensasse, sopratutto in locali come quello.
<< Stanno a fa'
colazione come noi altri. Statte tranquilla che non cercano rogne in
quartiere come questo. >> Chiara si era trattenuta
dall'alzare
gli occhi al cielo, evidentemente suo fratello e tutti i suoi compari
pensavano di avere già la città in pugno, o forse
no, ma gli
piaceva comportarsi come se già fosse così. Aveva
sospirato
scuotendo la testa, si comportavano come bambini viziati, pensavano
di potersi prendere tutto quello che volevano solo facendo la voce
grossa, magari ce l'avrebbero pure fatta, ma ci sarebbero sicuramente
state conseguenze e lei non voleva finirci in mezzo, se per evitarlo
avesse dovuto scappare di casa allora avrebbe fatto pure quello senza
pensarci due volte. Non poteva permettersi che le manie di grandezza
di suo fratello rovinassero i suoi piani, non era importante quanto
probabilmente ci avrebbe guadagnato anche lei della riuscita del
piano di Pietro.
<< Credo che il
pensare di essere intoccabili sia un prerequisito per andare in giro
con mio fratello. Altrimenti non mi spiego come sia possibile che
tutti voi non siate preoccupati del fatto che ci siano degli sbirri
in giro per il quartiere a quest'ora della mattina. >> Si
era
limitata a fargli notare prima di prendere un sorso di cappuccino,
non il migliore che avesse mai bevuto, ma dopo aver passato la
nottata in bianco qualsiasi cosa che contenesse caffeina era una
manna dal cielo, dopotutto era sempre stata una caffeinomane e di
prima mattina quella sua pessima abitudine tendeva solamente a
peggiorare.
<< Meglio far finta di
niente che preoccuparsi per nulla. Non è la prima e non
sarà
l'ultima volta che vedrai degli sbirri in giro per il quartiere, non
vedo perchè crearsi troppi problemi. >> E
magari aveva ragione
pure lui, era inutile andare in ansia per un paio di sbirri nel
quartiere sbagliato, un paio di sbirri che sembravano pure troppo
impegnati a parlottare fra loro e a indicare la cameriera
più
giovane per fare caso a loro due seduti a un altro tavolo. Chiara
aveva annuito, dando silenziosamente ragione al moro seduto di fronte
a lei, non era facile che ammettesse di avere torto, ma sicuramente
non lo avrebbe mai ammesso a parole.
<< Allora dimmi
Soleri, io avevo dei boni motivi per essere in giro all'alba, te
invece? Appena uscito dalla riunione di condominio con mi fratello?
>> Aveva chiesto, inclinando la testa di lato con un
lieve
sorrisetto sulle labbra, si, era abbastanza curiosa di cosa stesse
pianificando quello psicopatico di Pietro e, soprattutto se avevano
in mente un rapimento, voleva assolutamente saperne di più
anche
perchè se fossero stati beccati probabilmente la Madama
avrebbe
interrogato pure lei, quindi le sarebbe servito almeno un alibi, due
se avesse trovato il modo di scagionare anche suo fratello.
<< Nun è stato facile
mettere d'accordo tutte quelle teste calde, ma alla fine gli abbiamo
fatto capire che era il momento giusto per iniziare a pensare in
grande, Rosellini dovrebbe essere abbastanza facile da beccare da
solo. >> La ragazza aveva scosso la testa, passandosi una
mano
tra i capelli, non esisteva una rapina facile, figurarsi se un
rapimento, anche quello di un vecchio come il Barone Rosellini,
poteva essere semplice. Certo, i rapimenti non erano nulla di nuovo,
e solitamente la polizia puntava il dito a prescindere contro i
sardi, ma purtroppo non era così scontato, bastava un solo
poliziotto che pensasse fuori dagli scemi per far crollare tutto il
castello di carte.
<< A Fre' non esistono
colpi facili nel nostro lavoro. L'unica cosa che vi renderà
la vita
più semplice è che la polizia ha problemi
più grossi a cui
pensare, vedranno un rapimento e daranno la colpa ai sardi solo per
non avere un caso in più in giro per l'ufficio; ovviamente
se
riuscite a tenere in vita il barone fino al pagamento del riscatto.
>> Aveva detto, la voce a malapena sopra un sussurro per
evitare di attirare l'attenzione degli sbirri, ma non meno seria; suo
fratello non era l'unico a pianificare quel genere di colpi per
tirare su qualche soldo, la differenza era che lei ci avrebbe pensato
all'incirca settanta volte prima di farlo, suo fratello invece si
buttava nelle situazioni e sperava andasse tutto bene, se non altro
Fabrizio sembrava controbilanciare la tendenza di suo fratello al
fare minchiate, le faceva piacere fosse così, almeno
qualcuno
avrebbe fatto da voce della ragione in quel gruppo.
<< Si vede che siete
fratelli. >> Si era limitato a farle notare, scuotendo
lievemente la testa, anche lei sapeva quanto potessero essere simili
lei e suo fratello, lo sguardo truce quando parlavano di affari e il
tono basso, quasi un ringhio, che gli usciva dalle labbra quando si
arrabbiavano... Si, lei e Pietro erano sempre stati simili, poteva
essere una cosa buona o cattiva, a seconda dei punti di vista, ma per
lei era solo ovvia e utile quando si trattava di tenere in riga i
suoi amici durante l'organizzazione dei colpi.
<< Lo siamo sempre
stati. >> Aveva alzato le spalle, finendo il cappuccino
in un
paio di sorsi << Non sempre è un bene, ma
nell'ambiente in cui
giriamo siamo bravi ad adattarci. >> Aveva concluso,
alzandosi
e prendendo la brioche che aveva lasciato intatta sul tavolino, era
ancora presto, tanto valeva andare a scuola, tanto addormentarsi sui
banchi non era nulla di nuovo, non per lei.
<< È
stato un piacere chiacchierare con te Fabrizio, ma tristemente, io
devo andare a scuola, altrimenti posso scordarmi di non essere
beccata da mio fratello. >>
<<
Guarda che se vuoi te do un passaggio. >> Chiara si era
limitata a scuotere la testa con un mezzo sorriso sulle labbra.
<<
Apprezzo l'offerta, ma è meglio di no. Mio fratello
probabilmente ha
qualcuno che gli riferisce con chi arrivo a scuola e non voglio che
Pietro crei problemi. Ci vediamo la prossima "Freddo". >>
Gli aveva sorriso, calcando il tono sul nome che la gente in strada
usava per lui prima di girarsi sui tacchi e incamminarsi verso
l'uscita, pagando per la sua colazione mentre lasciava il bar.
Angolo
dell'autrice
Si
lo so, sono scomparsa per mesi, ma questo capitolo non ne voleva
sapere di essere scritto e sono riuscita a riaprire questo documento
Word soltanto perchè mi sono rivista il telefilm per
l'ennesima
volta. Detto questo, ho trovato la prestavolto ideale per Chiara,
ovvero Lily Collins
(https://s-media-cache-ak0.pinimg.com/736x/b4/ca/50/b4ca50a381c82b83300ce346b0f02c5b.jpg
)
E...
Niente, spero il capitolo vi piaccia, fatemi sapere,
Peace,
love, empathy.
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