Burn me

di alek ey
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Fa freddo spoglio del cuore. Fa freddo spoglio di te. Fa un freddo artico non appena un brivido che racchiude il tuo ricordo mi viene a trovare. Porta con sé fotogrammi di ricordi innevati, si erge la pelle e sento il tuo respiro avvicinarsi, scaldami. Sciogli le paure legate alla vita. Brucia questo futuro circoscritto, questo libro di cui tutti parlano, se non è futuro fatto di te. Dai, vieni a sederti  vicino, vedrai che pelle d’oca poi. Fa freddo in questo letto spoglio di te. Spesso di notte mi sveglio e allungo un braccio, il destro, tanto per sentirti e toccare la tue pelle levigata e incerata da ogni tipo di altra pelle, da ogni tipo di altro tatto.

Freddo subdolo, notte ingorda, che si prendono tutte le emozioni  e mi lasciano qui in questa stanza funesta con un ticchettio che rimbomba e percuote l’anima. Quindi poi esco a guardare il cielo. Fuori il terrazzo fa freddo ma non sarà per colpa tua? Scaldami.

All’improvviso una nuvola. Ricorda tanto un treno con sembianze di un aereo, vorrei portarti via quando meno te lo aspetti.

Freddo che non t’ascolta e in collusione con il futuro te lo butta li davanti . Dove sarò io tra vent’anni? E con gli stessi sogni nonostante il tempo? E chi ci sarà qui con me? E chi a bere vino sul terrazzo di casa con tutto il vento intorno?

Freddo assassino che di notte t’ammazza l’orgoglio e spartisce l’anima. Mi persuade la voglia di tornare sotto le coperte ma credo che rimanere qui a esplorare le stelle un altro po’, sia la scelta giusta.





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