Ed eccoci qui
al secondo giorno ~
Ce la posso
fare.
Sulla flash
c'è poco da dire in verità. Un po' di fluff
meritavano anche loro, e questo prompt li ha proprio chiamati. Non ho
saputo proprio dire di no.
Iniziativa: Questa
storia partecipa al contest “Christmas Game! Puzzle
Time!” a cura di Fanwriter.it!
Numero
Parole: 391
Prompt/Traccia:
Dormire insieme
Il corpo di Hideyoshi era
caldo.
Il corpo di
Hideyoshi era anche enorme, in confronto al suo che era molto
più asciutto e piccolo, ed era per quello che Hanbei adorava
sdraiarsi sopra di lui quando dormivano insieme. Hideyoshi non si era
lamentato di quel suo comportamento neppure la prima volta, e gli aveva
lasciato fare il tutto come più desiderava. Poteva quasi
dire che, nel loro privato, Hideyoshi lo viziava senza alcuna vergogna.
Non
condividevano spesso il letto, cercando di mantenere sempre le
apparenze con le loro stanze separate, ma l’inverno di Osaka
era freddo, e a lui non rimaneva altro che rifugiarsi nel futon del suo
comandante – suo datore di lavoro, suo condottiero, suo amante
– in cerca di una sorta di languido sollievo dal gelo
pungente che nonostante i bracieri permeava ogni singola stanza del
castello.
Hideyoshi
sotto di lui dormiva tranquillo, il petto possente che si muoveva in
accordo col suo respiro senza essere minimamente disturbato dal suo
peso sopra di lui, e ciò destava la più sincera
ammirazione di Hanbei. Lui, invece, non era mai riuscito a dormire con
tale serenità esistenziale. L’uomo era tormentato
dalla sua condizione fin dalla giovane età, dal suo essere impuro e rotto, tanto da
farsi turbare anche dal minimo rumore durante la veglia di ogni notte.
Era
riuscito ad avere sogni tranquilli solo dopo che era giunto ad Osaka e
la sera crollava, esausto, tra le forti braccia di Hideyoshi.
Le mani del
condottiero erano come quelle di una divinità, possenti ma
piene di riguardo a chi gli era devoto. Hanbei lo vedeva distruggere
intere armate con quelle mani e poi accarezzare il suo volto o la testa
di Mitsunari con cautela e affetto quando erano in privato.
Hanbei si
sentiva al sicuro, cinto dal braccio protettivo di Hideyoshi.
Lo amava
soprattutto per quella ragione. Gli aveva dato la sua devozione in
cambio di protezione, e non se ne stava pentendo.
Un’improvvisa
folata di vento fa tremare lo shoji alla finestra, ma Hanbei non gli
presta troppa importanza. Hideyoshi, sotto di lui, continua a dormire
tranquillo. Con dolcezza l’uomo gli accarezza il viso,
sorridendo divertito dello sbuffo inconsapevole che scatena, e torna
alla sua posizione originaria sotto la coperta. Sente il cuore di
Hideyoshi battere, battere fortissimo, e si sente improvvisamente
così tranquillo da farsi cogliere finalmente anche lui dal
sonno.
|