FOTTERE ED ESSERE FOTTUTI
Mickey è uno che quando scopa lo fa senza pensarci tanto. In fondo, il sesso è sesso, niente di più.
È un bel passatempo, ecco, un modo piacevole per cercare di dimenticare quanto merdosa può essere la vita a volte.
Ed è proprio perchè ha sempre vissuto il sesso così, senza troppi problemi, che all'entrata in scena di Ian nella sua vita si preoccupa.
Non che il rosso abbia mai fatto niente di particolare eh. A parte metterglielo nel culo, si intende. Solo che, dentro di sè, Mickey sa che con lui è...diverso.
Andare a letto con Ian non placa la sua rabbia, non anestetizza il dolore, anzi, sembra quasi che riesca ad accendere un fuoco dentro di lui, una smania che reclama di più e di più e di più.
Una volta, una sola sia chiaro, Mickey ha pure avuto la malsana voglia di baciarlo a quello stupido ragazzino.
Ed è stato proprio allora che ha capito di essere nella merda. Perchè il sesso non significa niente per Mickey.
Ian non significa niente.
E deve continuare ad essere così, perchè Mickey non è frocio, non è una di quelle fighette isteriche con le palle mosce che non fanno sesso, "fanno l'amore" o che comprano cioccolatini per gli amati e tutte queste stronzate qui.
Mickey è un uomo, un vero uomo del Southie, uno di quelli che fottuto dalla vita lo è dalla nascita. Uno di quelli per cui la vita finisce sempre nel sangue e nell'alcool. Uno di quelli che i ragazzi come Ian non li dovrebbe neanche guardare, perchè anche se pure il rosso viene da quella merda di quartiere, anche se pure lui è cresciuto nello sporco e negli scarti dei ricchi, Mickey sa che Ian può avere di meglio, un futuro.
E allora no, quelli come lui i ragazzi come Ian non li dovrebbero neanche guardare, perchè quando poi lo fanno, distogliere lo sguardo si fa impossibile.
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