Demetra' s files

di biribo
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                                                                             Prigionia

Era una calda giornata di un' estate che di estate aveva ben poco. Quel caldo improvviso fu un fulmine a ciel sereno, dato che fino a pochi giorni prima la temperatura era a dir poco glaciale, ma neanche questo poteva servire a consolare l' animo del vice direttore del corpo di polizia neo statale della Nueva Capitale, Bladan Velkov, vicino al primo distretto anarchico- ribelle, nato da poco come fievole urlo di protesta nei confronti della riorganizzazione statale che stava avvenendo in seguito al grande disastro.
Era vicino alla scena di un delitto, un omicidio, la vittima era stata ritrovata a brandelli, a mala pena riconoscibile in volto, era una donna dai capelli chiari, il volto ormai spento dalla morte e gli occhi ancora visibilmente disperati, e vicino vi erano tracce di sangue appartenenti ad un uomo.
-Di lui nessuna traccia, di lei solo tracce sparse- pensò il vice direttore, in maniera inappropriata ma ironicamente sincera
Mentre guardava il corpo, o ciò che ne rimaneva privo di vita giocava con l' orologio che portava sempre nel taschino della giacca di camoscio che indossava spesso,  e a volte guardava verso il cielo, sbuffando, con fare annoiato.
-Signore, la scientifica ha identificato la donna, una certa Gioanna Mark, stiamo cercando persone collegate alla vittima, ma per ora niente- disse un inserviente 
-Grazie, vai pure, e dì al resto della squadra che possono portare via il corpo- dicendolo non staccava lo sguardo dal cielo, sempre intento a giocare con l' orologio da taschino
Dicendo quest si avviò verso la sua macchina, parcheggiata in malo modo vicino alle volanti della scientifica.
Si diede uno sguardo intorno, era si vicino al distretto anarchico-ribelle, ma il corpo era stato ritrovato all' interno di una radura disabitata poco distante dalla civiltà.
I raggi del sole trapelavano attraverso il fogliame degli alberi, e la brezza estiva rendeva il lavoro più piacevole.
-Scusi, è sicuro di voler già andare via? Il corpo verrà portato ai laboratori per l' autopsia e non sarà più possibile  esaminarlo nella sua interezza- disse un altro inserviente bloccando la strada a Bladan
Quest' ultimo diede uno sguardo al cadavere dilaniato per poi uscirsene con un' affermazione giudicabile dai più discutibile.
-Se questo è il tuo concetto di interezza ti consiglio di andarti a rivedere qualche vocabolo, appena puoi- Dicendo ciò aprì lo sportello dell' auto e si avvio verso l' unica stradina che portava verso la strada sterrata.
Mentre guidava la sua macchina dalle dimensioni ridotte e si avvicinava alla strada al di fuori della radura gli vennero in mente gli altri crimini eseguiti con un modus operandi simile, col la vittima dilaniata, quasi come se l' omicida avesse infierito più volte sul suo corpo inerme, con cattiveria.
-Mi chiedo perchè continuare ad ostinarsi a cercare di prendere i criminali, tanto ne rispunterà uno peggiore poco tempo dopo averne preso un altro- Pensandolo prese il portafoglio dal cruscotto della macchina, da cui uscirono diverse banconote di grossa taglia
-Almeno per questo eterno tira e molla mi pagano bene- pensò ridacchiando fra se e se
Pensando ciò arrivò al commissariato del distretto  statale numero ventiquattro, poco dopo Il centro della Nueva Capitale, seguito dal venticinque, vicino alla torre radio capitale.
Scese dall' auto, e in maniera tranquilla si diresse verso gli uffici, cercando il direttore generale del commissariato.
Salutò i sottoposti con aria superba, come faceva di solito, per poi dirigersi verso Ernest Nasiv, il direttore generale, che stava discutendo con un uomo a Bladan anonimo.
-Salve direttore, come le va la vita oggi?- Disse Bladan ignorando completamente l' uomo dall' aspetto anziano con cui stava parlando il direttore
-Me lo dica lei, Bladan, novità sul caso Demetra?- chiese con tono sarcastico e puntiglioso, a voler far sentire il peso delle indagini all' assonnato Bladan, che si sentì colpito da tale domanda
-Direttore, vanno come al solito, corpi dilaniati, sangue appartenente a un uomo sconsciuto e...- si interruppe notando che l' uomo con cui stava parlando il direttore lo guardava con aria infastidita
-Lei chi è e cosa vuole?- Chiese all' uomo che continuava a fissarlo
-Bladan, non si ricorda del direttore delle operazioni speciali della Nueva Capitale?- Chiese sarcasticamente il direttore a Bladan, con rimprovero e vergogna nei confronti del suo superiore
Bladan si voltò di colpo verso l' uomo ponendosi in modo rispettoso e umile, mordendosi la lingua per come si era rivolto a una delle personalità più eminenti della polizia statale.
-Mi scusi per la mia inadeguatezza, signore- disse Bladan sperando nella clemenza dell' uomo, che continuava a fissarlo.
L' uomo lo ignorò e ricominciò a parlare con il direttore..
-Quindi è deciso, vi affido il soggetto F-34, mi aspetto la massima attenzione nei suoi confronti, ovviamente sarà costantemente scortanto da dei mie uomini che affiderò al vostro commissariato- Dicendo ciò l' uomo fece cenno ad un altro, che si diresse verso l' uscita
Bladan non capiva cosa stesse succedendo, ma non gli piacevano le novità, non gli piaceva qualsiasi cosa non fosse prevista
L' uomo armato tornò all' interno della struttura con al seguito una schiera di guardie armate che stavano scortando un uomo, o forse un ragazzo ammanettato, dall' aspetto trasandato, i capelli lunghi e castani che gli coprivano il volto, pur mantenendosi ricci, camminava curvo, aveva una lieve gobba e i piedi non riuscivano a tirare dritti mentre camminava, come anche le ginocchia.
-Lui è il soggetto- Disse l' uomo dall' aspetto anziano, facendo cenno alle guardie di far avanzare il soggetto ammanettato.
Bladan cominciava a sospettare cosa stesse succedendo
-Scusi, lui è un...- Bladan fu interrotto
-Si, Bladan, è un portatore- disse il direttore guardando il soggetto che non accennava una parola
L' uomo anziano non si fece problemi a farsi scappare quasi inopportunamente una sadica risata.
Bladan sbarrò gli occhi verso il soggetto ammanettato, che alzò lo sguardo svelando due occhi color bianco pallido, similari a quelli dei ciechi.
-Ha un Qi di 290- disse l' uomo anzano con un sorriso stampato in faccia
-E mi dica, qual' è la sua... malattia?- Chiese il direttore
-Lui... lui vede...- L' uomo fu interrotto dal soggetto
-Io vedo un branco di incapaci davanti a me- disse il soggetto
Le guardie lo imbavagliarono
-Porta rispetto- dissero le guardie colpendolo in pancia
-Lui vede le catastrofi prima che accadano, ma purtroppo è abbastanza scalmanato- continuò l' uomo anziano
Bladan mentre ascoltava puntava lo sguardo fisso verso il soggetto
-Un Qi di 290,è un genio- pensò Bladan
-Con lui fermeremo gli omicidi di Demetra- disse il vicedirettore continuando a guardarlo con bramosa attenzione
Il soggetto fece intendere di voler dire qualcosa
Le guardie, sotto il consenso dell' uomo anziano lo slegarono
-Fottetevi- detto questo venne colpito nuovamente in pancia e imbavagliato
-Sarà interessante- Disse il direttore











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