Ragno mangia ragno

di kamy
(/viewuser.php?uid=60751)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Ringrazio anche solo chi legge.
Da 'I prompt di lunedì' di Il giardino di Efp.

Prompt:  "Ho scoperto che fa più freddo se non mi sei accanto."

Cap.10 Il contrattacco del ragnetto

“Dov’eri?” domandò Peter. Fu scosso da una serie di tremiti e si massaggiò le mani tra loro, aveva i muscoli intirizziti. Il vento alle sue spalle sferzava la loro tenda, si udiva in lontananza i fruscii delle piante.

“Suvvia ragnetto. Dovevo prendere delle cose per andare allo step due dell’addestramento” spiegò Natasha. Avanzò, superò un rametto nella fanghiglia. Strinse la cinghia nera del borsone che teneva sulla spalla.

“E nascondere ancora più lontano la tua macchina in modo che io non possa trovarla, vero?” chiese Peter. Si avvicinò le mani al viso e ci soffiò sopra, la punta delle dita era diventata bluastra. Natasha batté un paio di volte le palpebre.

“Ho anche controllato che lo S.H.I.E.L.D. dicesse a tua zia che sei in una gita di studio con la scuola. E abbiamo convinto anche suddetta scuola, così non fai assenze” spiegò.

Sorrise, socchiudendo le labbra piene e rosse.

“Perché tutta questa agitazione?” domandò. Peter aprì la tenda, la cerniera gli scivolava dalle dita. Saltellò sul posto e si batté un paio di volte le mani sulle braccia.

“Mentre non c’eri il fuoco si è spento, anche se non pioveva! Ho cercato di metterci altra legna, ma mi sono solo ustionato una mano. E l’acqua non ha fatto diminuire il dolore” piagnucolò.

Natasha scoppiò a ridere.

“Hai freddo?” domandò. Peter strinse un pugno e la raggiunse, mettendo il suo viso a un dito da quello dell’altra.

< Questo gioco lo possiamo giocare in due > pensò. Natasha lo fissò in volto ed inarcò un sopracciglio vermiglio.

“Ho scoperto che fa più freddo se non mi sei accanto” sussurrò Peter con voce calda. Natasha si sfilò la casacca e gliela fece cadere sui piedi. Parker gridò di dolore e Natasha sorrise.





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3606047