La profezia di Khalid

di LadyUnicornGirl95
(/viewuser.php?uid=903808)

Disclaimer: questo testo è proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Uno

Casablanca, Marocco anno 1979

 

Khalid si sveglio una mattina. Non capiva più niente! Ma ciò che lo circondava non gli ricordava il pianeta AALHAIB. Stava cercando di fare il punto della situazione e la prima cosa chè aveva capito era che si trovava in un ambiente molto strano. Una volta uscito dalla sua navicella di un colore grigio/nero, non riusciva a capire che cosa fosse quell'enorme pozza blu e quello stranno terreno marrone che aveva sotto i suoi piedi.

Sul pianeta AALHAIB non esistevano spiagge e non c'era il mare. C'erano dei piccoli fiumi quasi invisibili, ma il mare era uno sconosciuto. Guardò improvvisamente la sua navicella che veniva sotterrata dalla sabbia. Poco dopo, si accorse di una presenza in lontananza.

« Mariz? ».

"Mariz", nella lingua del pianeta AALHAIB ovvero una lingua chiamata AARZEB, la parola "Mariz" significa mamma, mentre "Pariz" vuol dire padre.

La strana figura che aveva visto non era altro che una donna. Una donna umana, che indossava uno strano lungo vestito e del viso si vedevano solo e a malapena gli occhi, il naso e la bocca.

«Ya alllah! ma hu hdha alhayawan algharib 'amam eayni? ».

La donna aveva domandato "O Allah! Che cosa è questo strano animale davanti ai miei occhi?". Khalid ovviamente che non aveva mai visto una donna umana in vita sua era ancora terribilemente confuso.

« Mariz? » continuò Khalid, convinto che quella donna fosse sua madre.

« Ya allah! qul li 'ana fi hlm! » "O Allah! Dimmi che sto sognando! ", esclamò la donna.

« No tah da yiu mariz? » "Non sei la mia mamma?", domando Khalid alla strana donna.

« 'Ana la 'afham ealayk » "Io non ti capisco", ammise la donna.

Ora la donna pareva incuriosita da quello strano animale. Doveva trattarsi di un gatto con un brutto aspetto che sicuramente miagolava in un modo assai strano. Lei sapeva che quel gatto non le aveva parlato, ma stava solo cercando di miagolare in un modo decente. In effetti, nella sua famiglia c'era bisogno di un gatto nuovo, l'altro gli aveva lasciati due settimane fa. La donna prese Khalid in braccio perché lo aveva scambiato per un gattino.

« Yoiu mariz! » " Aiuto mamma!" aveva gridato Khalid spaventato.

Una volta arrivata alla sua abitazione, non vedeva l'ora di annunciare a suo marito il nuovo arrivato. L'uomo però non aveva un bel rapporto con gli animali, detestava in particolare i gatti perché erano cose che gli egiziani consideravano sacri e l'uomo, detesteva gli egiziani.

« Zawjjatan! Ma hu hdha alshshay'? » "Moglie! Cos'è questa cosa?", aveva domandato l'uomo.

« 'Innaha mjrd alqt! » " È solo un gatto!" aveva risposto la donna.

« Alqut? hdha lays alqitt! » "Gatto? Questo non è un gatto!" rispose l'uomo.

«Ma hu ealayh baed dhallika? » " Di cosa si tratta allora? » chiese la donna.

« 'Ala taraa 'ann alssabi hu khayif? » "Non vedi che il ragazzino ha paura?" continua l'uomo.

La donna osserva il marito stupita. Per lei quel coso non era un essere umano e non era un bambino, ma era semplicemente un gatto dal brutto aspetto.

« Marhabaan tifl! » "Ciao piccolo!" aveva detto l'uomo.

« Ji Koptu » "Ho paura" rispose Khalid spaventato.

« Zawj! hdha wasawf yazall qalilanaan 'hna fi eayilatina, wasawf tahmil aism Khalid » "Moglie! Questo rimarrà un po 'qui, nella nostra famiglia e, porterà il nome di Khalid" rispose l'uomo.

Da quel giorno, Khalid fu un membro della famiglia Najihr.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 





Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=3610225