Carta morts
Carta
canta
Prologo
C'è
vento oggi. La città cambia volto e ha una colonna sonora
inedita. Giornate come questa sono il riscatto delle cose leggere, che
si fanno sentire e si fanno vedere. Le vetrine tintinnano, argentine. I
cancelli che non sono stati legati a dovere sbattono e sbattono per
richiamare l'attenzione dei loro sbadati proprietari. Il vento stesso
gioca a fare la voce grossa tra i rami degli alberi.
Le foglie ingiallite vorticano nell'aria, in una coreografia
casualmente armonica. Sembrano posarsi, e subito riprendono il volo
fino a sparire dalla vista. Danzano senza bisogno di un
pubblico.
Meglio essere ignorati
quando si
è finalmente felici che continuare a essere calpestati nella
posizione più bassa che si può toccare.
E poi a ben vedere qualcuno che le guarda c'è.
Un ragazzo appoggiato al parapetto. Tutto in lui evoca delicatezza: la
statura, piccola; gli arti esili; le dita rapide e affusolate con cui
arrotola la cartina attorno al tabacco, e scosta un ricciolo ribelle
ricadutogli sulla fronte. Anche nell'accendere la sigaretta sembra
danzare, come le foglie da cui ha staccato gli occhi solo per cercare
l'accendino: le mani con cui avvolge la fiamma sembrano volerla
proteggere da qualcosa di più del vento dispettoso che in
questa
fresca mattinata si diverte a mettere sottosopra le acconciature e le
vite degli abitanti della città.
Lexie è un tipo sottosopra per natura. Cammina pe le strade
con
un passo decisamente troppo svelto per la pila di libri che regge
davanti a sè, e le copre il viso. Fanno capolino soltanto i
suoi
occhi, rapidissimi nell'individuare eventuali ostacoli, e un cappello
color vinaccia. Abbiamo detto che questa è la
giornata
delle cose leggere. Una pagina, scollata, deve ricordarsi
all'improvviso di essere stata un tempo una foglia, perchè
sfugge dalla copertina e si libra nell'aria.
Il suo folle volo è però breve. Viene interrotto
dal viso
del ragazzo sul ponte, che con un gesto calcolato e rapido, felino, la
afferra. Quando si gira per vedere a chi appartenga quel foglio, vede
solo un'ombra che si dilegua dietro un angolo. Decide allora di aprire
il pezzo di carta per scoprire cosa vi sia scritto.
"Qualunque cosa sia, può aspettare che io abbia finito la
mia
sigaretta". Il fuoco consuma, il fumo si alza verso il cielo che fa da
coperchio alla città.
F's
spot
Buonsalve mondo! Chi di voi
è curioso di sapere che cosa è scritto nella
pagina
fuggitiva? Quanti di voi hanno capito chi è il ragazzo? Be'
scommetto tutti, chi potrà mai essere un adorabile nanetto
coi
capelli ricci?
Fatemi sapere che ne pensate di questo prologo, e come pensate che
continuerà la storia... a presto!
P.S so che il prologo è corto, ma il primo capitolo non si
farà attendere molto... e il titolo è atroce sorry
'^_^
|