Under the Same Sky ~ Reveil

di whitemushroom
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Esistere

Leo esiste. Leo è.
Leo è, e non può non essere.
Vorrebbe avere qualcuno da incolpare, da odiare. Potrebbe maledire Humpty Dumpty, ma il Chain stava solo cercando di proteggerlo.
 

Leo esiste. Leo è.
Leo è, e non può non essere.
O forse potrebbe non essere, in fondo, se non che adesso il suo corpo non vuole saperne di morire. È il dono dei Glen, dicono.



Ha iniziato ad apprezzare la compagnia di Vincent. C’è qualcosa nei suoi occhi che ancora gli mette i brividi, ma non fa domande. Non quelle che fanno male, almeno. Dice di conoscere il suo dolore.
Leo non crede che sia possibile, ma lascia che sia Vincent ad estrargli lo stiletto esattamente dove lo ha piantato, dritto nel proprio cuore; quando la lama esce si sfrega lungo le costole e il dolore lo scuote, anche se solo per qualche secondo. Ma anche quel dolore va via, proprio come il sangue, e l’unica traccia del suo ennesimo tentativo di concludere quella storia che gli grida nella testa col ruggito di un Jabberwock è solo la camicia lacerata dall’arma.
“Ho riflettuto su ciò che mi hai detto, Vincent …”
Non ha mai chiesto di essere un nobile. O un re. O peggio, un dio.
O un mostro immortale, non vi è poi molta differenza.
I Baskerville lo chiamano il Salvatore e accorrono nella sua stanza solo per baciargli le mani, il loro re rinato dopo secoli di silenzio. Hanno attraversato il tempo per lui, per lui che è Glen e loro sovrano, ma Leo non sa cosa dire a quelle creature che sembrano uscite dalle favole che leggeva nei libri, i Baskerville vestiti di rosso che trascinano i bambini disobbedienti in Abyss. Si aspettano da lui qualcuno che non è. Qualcuno che non vuole essere.
I sorrisi ipocriti di Vincent sembrano l’unica via di fuga. “… abbraccerò i poteri di Glen. Scenderò in Abyss e farò tornare indietro il tempo. Creerò un mondo migliore, dove tutte le persone che amiamo siano felici”.
“Sono lieto di sentirvelo dire. Immagino sappiate che è una strada senza ritorno”.
“La intraprendo apposta perché è senza ritorno, Vincent. Il Cappellaio direbbe che potremmo creare un mondo diverso da quello che desideriamo …”
Una possibilità tra miliardi, di quello ne è consapevole. Un suo solo gesto nel passato renderà polvere questo mondo, lo sguardo felice di Oz, ciò che resta del suo orfanotrofio, i suoi compagni della Lutdwige, ogni Baskerville ed essere umano; il mondo dei suoi desideri esiste da qualche parte in quella manciata di possibilità, l’unica certezza è solo perdere tutto ciò che adesso esiste.
Una perdita accettabile.
Perché qualunque nuovo mondo il destino riuscirà a creare sarà sempre un migliore di quello, dove ogni attimo di veglia e di sonno ha il colore dei vestiti bianchi di Elliot riverso nel suo stesso sangue, dove ogni secondo è muto come il cuore del suo unico amico e come le eleganti decorazioni in marmo che proteggono la sua tomba dalla pioggia. Se cambiare il passato vuol dire sacrificare il presente e cancellare tutto ciò che ha strappato la vita di Elliot per lui va bene, anche solo provare ad afferrare quella tenue possibilità racchiusa tra i petali del tempo di creare un posto dove il suo amico possa tornare ad esistere. Essere diventato più simile ad un dio, dopotutto, deve pur avere qualche vantaggio “… ma qualunque cosa accada sarà un mondo migliore di questo”.


Guest star:

Vincent Nightray: l'inquietante fratellastro di Elliot. E' in realtà un Baskerville, uno degli emissari di Abyss, e quando Leo si risveglia come signore dei Baskerville si mette al suo servizio. Insieme vogliono cambiare il passato per cancellare la loro stessa esistenza e garantire una nuova e felice vita a coloro a cui tengono.




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