Infinity war,infinity love

di rufyvegeta
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-Ehi Napa?Dove troveremo questa “schiava”?- Disse Radish-Beh- replicò l’energumeno, -ho saputo che su un pianeta che chiamano Terra…ci sono delle donne alquanto… interessanti se sai cosa intendo-
-ci sto…quand’è che arriveremo?- -Ci vorranno ancora  2 giorni, il re sarà lieto… MOLTO- i due saiyan scoppiarono in una fragorosa risata, che scherniva la futura “compagna del re”.
Bulma era una cara ragazza, abitava alla capsule corp. con i suoi genitori, aveva 25 anni, i capelli turchini e due occhi azzurri come il mare.
-Mamma! Mamma scusa hai da dirmi nulla?-
-Oh sì tesoro, Yamcha ha chiamato, fra mezz’ora in quel posto ha detto.Divertiti!-
Bulma si precipitò nella sua camera…con cura si preparò, era affannata per il suo appuntamento, scelse il vestito più bello e si truccò con cura, sembrava una regina…quell’abito bianco e dorato le dava un’aria eterea e solenne allo stesso tempo e le sue labbra rosse scatenavano, in chiunque le guardasse il desiderio di assaggiarle. La ragazza scese con grazia dalle scale e aspettandosi la grande proposta si diresse in quel parco, aspettava Yamcha, ma il ragazzo tardava ad arrivare-Oh, ma che fine avrà fatto?Oh mio Dio! Mi ruba sempre tempo prezioso.-
-Eccoci,atterriamo lì,sembra un buon posto no!?- disse Radish, indicando un piccolo parco, la navicella atterrò,con un cigolio il portellone si aprì,i due saiyan cominciarono a camminare e a perlustrare quel posto…-NAPA!, vieni qui,guarda che meraviglia,prendiamo quella! -, -Non sai come invidio il nostro re-.
Bulma si era abbandonata alla tristezza ed era appoggiata ad un albero quando quei due esseri la presero per le braccia –tu ora vieni con noi!Ahahah- Napa la sollevò e Bulma si agitò urlando- lasciami andare,MOSTRO!Sono Bulma io!Nooooo! YAMCHA!-.
Il Saiyan stringeva sempre più forte, tanto da lasciare un segno sul braccio della giovane, -zitta! Se non la finisci, io finirò te!-.
Detto questo Bulma fu trascinata fino alla navicella e fu scaraventata al suo interno come un carico qualsiasi…la donna tentava di mostrarsi forte e di non piangere ma tutto ciò era surreale,lei era in una navicella con degli alieni e andava chissà dove, da ciò che aveva potuto sentire lei era il regalo per il loro re,
come sarebbe stato questo re…si chiedeva la giovane, che fine avrebbe fatto lei…nonostante le condizioni difficili in quella navicella metallica Bulma sperava per il meglio, sfogando in pianti senza fine, in quella che loro definivano notte, con le manette ai polsi, in quello spazio dove anche se avesse rivisto il sole sarebbe stato sempre buio.




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